Le proposte dei professionisti italiani sono state recepite all’interno del testo del DL n.55/2018
A breve la conversione in Legge del Decreto Sisma
Lo scorso 28 giugno è stato approvato dal Senato il Decreto Sisma (DL n.55 del 29 maggio 2018) che ha fatto proprie molte delle proposte avanzate dalla Rete Professioni Tecniche in occasione di una precedente audizione.
Ora il provvedimento è atteso alla Camera per la definitiva conversione in legge.
In base a quanto richiesto dalla Rete Professioni Tecniche, il decreto Sisma prevede tra l’altro:
– Un iter semplificato per sistemare le lievi difformità edilizie delle case delle zone colpite dal terremoto del 2016 e 2017.
In questo caso si potrà presentare una Scia in sanatoria, pagare una multa fino a un massimo di circa 5mila euro e accedere comunque alle risorse per la ricostruzione.
– Estensione degli interventi di ricostruzione o di recupero degli immobili distrutti o danneggiati dal terremoto: potranno essere ricompresi anche adeguamento antincendio ed eliminazione delle barriere architettoniche.
– Deposito della documentazione necessaria per effettuare gli interventi di immediata esecuzione per danni lievi: entro il 31 dicembre 2018, con possibilità di proroga massimo fino al 31 luglio 2019. Per edifici situati nei centri storici, nel caso l’intervento non sia immediatamente autorizzabile, il termine per il deposito è 150 giorni dall’approvazione del piano attuativo o 150 giorni dalla deperimetrazione dell’area classificata come centro storico. Di conseguenza il termine entro quale i tecnici devono compilare le schede Aedes è stato differito al 31 dicembre 2018.
– Procedura accelerata relativa alle piccole difformità.
– In presenza di domande di sanatoria edilizia pendenti, la certificazione di idoneità sismica, ove richiesta per adozione del provvedimento di concessione o di autorizzazione in sanatoria e dell’agibilità, è sostituita da perizia del tecnico incaricato del progetto di adeguamento e miglioramento sismico.
– Conferenza permanente per la ricostruzione: estensione oltre agli enti parco, anche gli altri enti di area naturale protetta.
La Rete Professioni Tecniche attende ora la conversione in Legge senza ulteriori modifiche.
(fonte: CNI)