“RE.USE. Scarti, oggetti ed ecologia nell’arte contemporanea”
Treviso – dal 27 ottobre 2018 al 10 febbraio 2019.
Dal 27 ottobre 2018 al 10 febbraio 2019 Treviso ospiterà la mostra “RE.USE. Scarti, oggetti, ecologia nell’arte contemporanea” a cura di Valerio Dehò.
L’esposizione si propone di documentare in un arco cronologico che va dai primi decenni del Novecento fino ai giorni nostri, il rapporto continuo che l’arte ha avuto con gli oggetti d’uso comune e con gli scarti, arrivando ad una vera consapevolezza ambientale.
Non a caso, questa mostra vedrà la luce nella città di Treviso, storicamente definita green friendly e attenta alle tematiche ambientali; infatti, “RE.USE” sarà accolta nelle sedi più prestigiose della città, tra cui la Sala Ipogea e l’Ala Foffano del Museo Santa Caterina, recentemente restaurate.
Attraverso le opere di grandi artisti come Marcel Duchamp, Piero Manzoni, Michelangelo Pistoletto, Alberto Burri, Mimmo Rotella, Tony Cragg, Christo e Damien Hirst l’esposizione si propone di documentare in un arco cronologico che va dai primi decenni del Novecento fino ai giorni nostri, il rapporto continuo che l’arte ha avuto con gli oggetti d’uso comune e con gli scarti.
La mostra sarà, quindi, un vero e proprio viaggio per ammirare la nascita, l’evoluzione e lo stato attuale del concetto di riutilizzo con finalità etica ed estetica nel mondo dell’arte moderna e contemporanea.
I PRIMI DEL ‘900: DUCHAMP, MAN RAY, BURRI, MANZONI E ALTRI
Grazie alla nuova visione dell’arte provocatoria e alcune volte “scandalosa” di questi artisti, che andava contro l’estetica e la cultura dell’epoca, la concezione dell’arte si è spostata da una dimensione fisica a una dimensione intellettuale.
In questa ottica ciò che rende un artista tale non è l’abilità di manipolare la materia ma la sua capacità di creare nuovi significati. Nel fare questo, gli artisti dei primi del Novecento hanno utilizzato, al posto della pittura, i materiali e gli oggetti comuni.
Si tratta di un vero e proprio Ri.uso in quanto la funzione degli stessi oggetti viene modificata e destinata a tutt’altro utilizzo e altro valore.
GLI ANNI SESSANTA: IL NUOVO REALISMO FRANCESCE
Il tema dei rifiuti, negli anni Sessanta, diventa una critica alla società consumistica; si comincia a intravedere la responsabilità sociale da parte degli artisti, che assumono un atteggiamento di opposizione a un sistema di spreco.
Il gruppo dei Nuovi Realisti francesi di cui facevano parte Mimmo Rotella (1918-2006), Spoerri (1930), Arman (1928-2005), César (1921-1998), Jean Tinguely (1925-1991) ha creato un movimento attorno a questa concezione.
Per questi artisti il riuso divenne una sorta di programma ideologico: etica ed estetica si sono fuse insieme, proponendo un’arte che non fosse solo decorazione e abbellimento, ma che veicolasse anche dei forti messaggi alla società.
Le opere di questi artisti hanno per oggetto materiali di uso comune: Spoerri assembla oggetti recuperati in mercatini e discariche; Mimmo Rotella incolla sulla tela pezzi di manifesti strappati per strada ed esegue anche assemblages e ready-made con oggetti di scarto come tappi di bottiglia, corde, ceste di vimini e pezzi di stoffa; Arman nelle sue opere accumula oggetti come scarpe, monete, orologi, pennelli, tubetti di colore ed altro.
DAGLI ANNI ’80 FINO AD OGGI
La consapevolezza ambientale e la coscienza ecologica degli anni Ottanta e Novanta è ormai diventata un leitmotiv dell’arte contemporanea.
Si arriva a una vera e propria rappresentazione della moderna coscienza ecologica nel 1999, con l’opera “Regina” realizzata da Enrica Borghi: una grande figura femminile, nobile, interamente realizzata con bottiglie di plastica da riciclare.
Gli artisti contemporanei anticipano lo spirito dei tempi, sintetizzandone le dinamiche sociali e dando forma alle nuove tendenze che da queste scaturiscono. In questo contesto, l’arte contemporanea ha portato l’attenzione del pubblico sui temi della coscienza ecologica e della consapevolezza ambientale, ancor prima che venissero discusse dalla società moderna.
La nuova generazione di artisti nasce consapevole e capace di stimolare nuovi spazi di riflessione, in cui i temi dell’energia rinnovabile, dell’inquinamento, della gestione dei rifiuti e della sostenibilità ambientale vengono affrontati con approcci molto diversi.
RE.USE non si esaurisce nella realizzazione di una mostra, ma mira ad un coinvolgimento diffuso della città, attraverso la collaborazione con realtà culturali, Istituzioni, esercizi commerciali e professionisti del territorio.
Il progetto RE.USE è arricchito da eventi collaterali, come laboratori, concorsi, proiezioni di film/documentari, incontri di architettura e di design.
RE.USE SCARTI, OGGETTI ED ECOLOGIA NELL’ARTE CONTEMPORANEA
a cura di VALERIO DEHÒ
dal 27 ottobre 2018 al 10 febbraio 2019 – TREVISO
sedi: MUSEO S. CATERINA – MUSEO CASA ROBEGAN – CA’ DEI RICCHI (piano nobile)
Tutte le informazioni utili su http://www.trevisoricercaarte.org/re-use/