Ambiente: i decreti “end of waste” per il recupero di carta, plastiche miste, rifiuti da costruzione, demolizione,scavo.

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Rifiuti: arrivano i decreti end of waste
Carta da macero, plastiche miste, gomma vulcanizzata granulare, rifiuti da costruzione e demolizione.

Il Ministro dell’Ambiente ha firmato il primo decreto “end of waste” per il riciclo di prodotti assorbenti per la persona.
Grazie alla tecnologia industriale – tutta italiana – sarà possibile recuperare 900 mila tonnellate di questi prodotti.
Dopo la firma di questo primo decreto, ne sono in dirittura d’arrivo molti altri.
Il ministero dell’Ambiente infatti sta per inviare all’Ispra la versione definitiva del decreto sui rifiuti da costruzione e demolizione. Questi rappresentano una fetta preponderante della produzione italiana di rifiuti speciali: circa 51 milioni di tonnellate annue, comprese le terre e rocce da scavo.
Il testo prevede che gli aggregati di recupero possano essere utilizzati per usi analoghi a quelli dello stesso materiale ottenuto da aggregati naturali. All’Ispra spetta il parere definitivo.
Sempre all’Ispra è stato inviato, la settimana scorsa, per l’acquisizione del parere tecnico, lo schema di decreto sulla carta da macero.
Questo consente l’utilizzo di carta e cartone recuperati come materia prima nella manifattura di carta e cartone ad opera dell’industria cartaria. Tanto vale anche per le industrie che utilizzano come riferimento la norma Uni En 643.

E’ al vaglio dell’ufficio legislativo del Ministero anche il decreto sulle plastiche miste. Queste ultime, derivanti dalla raccolta differenziata, ammontano a circa 450 mila tonnellate annue.
Il provvedimento prevede numerose applicazioni delle plastiche miste recuperate, esempio:
come aggregati nelle malte cementizie, nei bitumi e negli asfalti,
come sostituti di materiale vergine in diverse tecnologie di trasformazione secondo la norma Uni 10667-16 (*)
in processi di riduzione in impianti siderurgici.

Infine il decreto sulla gomma vulcanizzata granulare sarà a breve inviato al Consiglio di Stato (previo i necessari pareri di Ispra, Istituto Superiore di Sanità e Commissione europea).
Il decreto consentirà che il materiale ottenuto dal trattamento, sia utilizzato in processi manifatturieri per la produzione di articoli, o componenti di articoli:
– in gomma,
– materiali compositi bituminosi,
– asfalti o conglomerati cementizi alleggeriti,
– materia prima per l’industria chimica.
In Italia vengono raccolte ogni anno circa 350 mila tonnellate di pneumatici fuori uso. Parallelamente, il ministero invierà alla Commissione europea un’informativa che illustri le modifiche apportate al decreto.

Per il Ministro Costa, questi decreti vanno nella direzione della corretta gestione del ciclo dei rifiuti, conciliando ambiente, industria e occupazione.

 

(*) La norma si applica alle materie prime-secondarie ottenute dal riciclo di materie plastiche provenienti da residui industriali e/o da materiali da post- consumo. Essa definisce i requisiti ed i metodi di prova di miscele eterogenee a base di poliolefine di riciclo (R- POMIX) da utilizzarsi da sole o in miscela con altri materiali. Le miscele sono poi trasformate nelle varie forme e/o per produrre manufatti tramite estrusione, stampaggio e/o altre tecnologie di trasformazione.