The Student Hotel a Bologna. by Matteo Fantoni Studio e Open Project.

TSH bologna facciata

The Student Hotel a Bologna.
Un polo di innovazione e creatività, seconda esperienza in Italia del modello olandese TSH.

Lo scorso ottobre The Student Hotel (TSH) ha aperto alla città di Bologna il suo format di ospitalità ibrida leader del settore, già pluripremiato in tutto il mondo. TSH Bologna diventa così il sedicesimo hotel del gruppo olandese ( e secondo in Italia dopo Firenze Lavagnini) e va ad aggiungersi al network in continua crescita di strutture ibride presenti in tutta Europa.
Costruita in Bolognina – la prossima frontiera turistica della città, a pochi passi dal centro – la nuova struttura si candida a diventare un polo di innovazione e creatività progettato per collegare e riunire diverse comunità di persone. Il tutto in pieno stile TSH, che coniuga i suoi noti elementi di design con spunti local così da rendere la sede bolognese un’esperienza di accoglienza straordinaria per persone dalle esperienze di vita più variegate.

Dove passato e futuro si uniscono.
TSH Bologna sorge in via Fioravanti 27, nel cuore della Bolognina, un quartiere attraversato da profonde trasformazioni urbane.
È qui, a ridosso del centro storico, che in pochi anni sono stati portati a termine i lavori per la costruzione della stazione AV e della nuova sede del Comune. A questi si è affiancato il progetto della Trilogia Navile, la new town che ospiterà palazzi dal look futuristico immersi in grande aree verdi.
In questo contesto di rigenerazione urbana a lungo termine, all’interno di un edificio costruito alla fine degli anni ’80 – 
“ex Tim” – che il gruppo olandese ha eletto il suo quartier generale, il secondo in Italia dopo Firenze Lavagnini.
Una scelta non facile ma fortemente voluta da Charlie MacGregor, fondatore di TSH: nessun altro immobile coniugava così alla perfezione l’anima inclusiva della Bolognina e il valore comunitario di The Student Hotel.

TSH bologna spazi comuni

Una piazza all’italiana.
Agli architetti e designer che hanno lavorato al progetto di riqualificazione dell’immobile, l’ex Telecom si presentava come una megastruttura brutalista affacciata su una grande piazza centrale.
La corte – storico luogo di aggregazione della cultura italiana – è stata interamente conservata e trasformata in quello che diventerà il cuore pulsante dell’attività sociale di TSH Bologna, grazie alla costruzione di una piscina e della zona ristorante con tavoli e di aree in cui lavorare e studiare all’aria aperta.

All’interno della corte si rincorrono alcuni tra gli elementi chiave dell’identità cittadina: all’acqua – che rimanda al passato di Bologna come città di canali navigabili – e alla terra – nel cortile sono presenti palme che rievocano gli esotici giardini nascosti nei chiostri dei palazzi medievali del centro – si aggiunge il fascino della street art. Un grande murales del  graffitaro milanese Never2501, che con i suoi cerchi, i pattern di linee ondeggianti e le forme simboliche attrae lo spettatore in un vortice ipnotico di emozioni.

TSH bologna spazi comuni
Matteo Fantoni, fondatore di Matteo Fantoni Studio, autore del progetto architettonico e del concept:
“Abbiamo voluto mantenere la volumetria industriale originale, rigenerandola e modellandone gli spazi interni. La sovrapposizione ed estensione dei volumi, sospesi in copertura, crea un dialogo tra vecchio e nuovo sostenibile ampliando il significato rigenerativo del progetto”.

Francesco Conserva, partner di Open Project, responsabile del progetto definitivo, esecutivo e della direzione lavori:
 “Abbiamo, sin da subito, intuito la forza innovativa del progetto di TSH e colto la sfida: trasformare un edificio dismesso, sul quale Open Project lavorava già da anni, in un volano per la rigenerazione di un quadrante della città di Bologna, con un occhio attento alla sostenibilità ambientale, alla contestualizzazione e all’inclusione”.

Giovanni Franceschelli, fondatore e senior architect di Rizoma Architetture:
“Per il design degli interni, abbiamo rispettato lo stile TSH, contestualizzandolo con il mood cittadino. Si passa dalle tinte nordiche della facciata, ai toni caldi della zona Collab fino all’estetica grintosa del ristorante. Un mix di stili perfetto per Bologna, che contribuirà a rendere TSH un magnete urbano, un luogo identitario in una città che già da anni ha avviato un processo di internazionalizzazione”.

 

TSH bologna cucina

tsh bologna camere studenti

tsh bologna camere hotel

Un’anima esuberante, una cultura inclusiva.
Per esprimere lo spirito di profondo cambiamento e innovazione che TSH sta già portando in Bolognina, si è puntato su un look anticonvenzionale, ispirato dal carattere vivace della cultura underground di Bologna. Come a voler rispecchiare questa estetica, si è ricorsi in fase di inizio lavori a uno strip-out dell’intero edificio. Sono stati eliminati tutti gli elementi superflui – come gran parte dei controsoffitti in cartongesso – liberando spazi che sono stati riempiti con oggetti iconici e riconoscibili della cultura TSH, affiancati da elementi brutalistici, travi e cemento a vista, conservati nella struttura originaria. Il risultato sono ambienti estremamente flessibili, utilizzabili sia per le attività diurne – che graviteranno tra bar, ristorante, auditorium, palestra, zone studio e lavoro – sia per quelle notturne, tra cui party e dj set. Ogni elemento architettonico e di design – dalle suggestioni in stile Memphis all’ispirazione industrial – è stato realizzato per rispondere alla personalità degli ospiti di TSH Bologna. Studenti, turisti nazionali e internazionali, coworker e startupper, una generazione in movimento, aperta, tollerante e creativa, che ricerca spazi ibridi accoglienti e identitari, in grado di accogliere la propria fluidità.

TSH Bologna ristorante

Efficienza, sostenibilità e recupero.
Nell’hotel sono installati numerosi elementi legati alla sostenibilità. Come il feltro di PET riciclato e il legno OSB, quest’ultimo utilizzato per i TSH Collab e i ristoranti. Quì sono presenti mensole e altri elementi che in fase di smontaggio permettono di separare il legno dal metallo, per un loro futuro riutilizzo. Negli ambienti comuni si è ricorso anche a inserti in CELENIT – mix formato da materiali come il legno, il cemento Portland, la polvere di marmo e l’acqua – un perfetto isolante acustico naturale e sostenibile. La logica del riutilizzo è infine presente nelle numerose sedute e poltrone disseminate nella struttura, pezzi vintage che sono stati recuperati e rifoderati per tornare a nuova vita.

sito The Student Hotel Bologna

 

The Student Hotel Group.

L’idea alla base del concept Student Hotel è nata da una semplice osservazione: gli studenti meritano di meglio. Oggi quella visione è diventata realtà e si è allargata fino a comprendere tutti gli ospiti animati da uno spirito studentesco, dai viaggiatori esperti di design agli imprenditori della prossima generazione. Ogni anno, nei suoi hotel in stile campus presenti in tutta Europa, TSH accoglie migliaia di persone diverse e dalle esperienze di vita più variegate.
Inserito in ambienti costruiti appositamente o ospitato in edifici storici reinventati, il concept leader di settore TSH offre spazi combinati per imparare, soggiornare, lavorare e divertirsi per una notte, una settimana, un mese o un anno. Ogni iniziativa orientata agli ospiti, alle aziende del posto e alle comunità locali è pensata e programmata per creare un impatto positivo sul quartiere di riferimento e per generare una cultura inclusiva.

Tutte le proprietà TSH offrono un campus a uso misto con alloggi, bar, ristoranti, palestre, negozi al dettaglio, spazi per riunioni ed eventi e Collab, i centri di coworking di TSH. Con più di 6.000 stanze attualmente disponibili, TSH è presente in 16 città europee: Amsterdam City e Amsterdam-West, Berlino, Dresda, L’Aia, Delft, Vienna, Groninga, Eindhoven, Maastricht, Rotterdam, Firenze, Bologna e Parigi, a cui si aggiungono i due TSH Campus a Barcellona – residence per soli studenti.
Il portafoglio di hotel in costruzione include nuove sedi a Madrid, San Sebastián, Barcellona-Provencal, Parigi-La Villette, Tolosa, Lisbona-Carcavelos, Porto, Roma, Torino e ulteriori due sedi a Firenze, per un totale di circa 6.000 camere aggiuntive.