Il social housing. Tre esempi di diverse forme e declinazioni dell’housing sociale a Urbanpromo.

Il social housing.
Tre esempi di diverse forme e declinazioni dell’housing sociale presentati a Urbanpromo 2020.

Tra i temi che hanno caratterizzato l’ultima edizione di Urbanpromo, la manifestazione organizzata dall’Istituto Nazionale di Urbanistica e da Urbit, c’è stato quello dell’abitare sociale.
Su questo argomento sono focalizzati alcuni progetti espressione dell’housing sociale in diverse forme e declinazioni.

FIA – FONDO INVESTIMENTI PER L’ABITARE.
Da oltre dieci anni Cassa Depositi e Prestiti è impegnata a promuovere e sostenere lo sviluppo dell’Edilizia Privata Sociale, il cosiddetto Housing Sociale, attraverso un fondo di fondi, il Fondo Investimenti per l’Abitare (FIA). Investitore di riferimento  nonché gestore è CDP Investimenti SGR.
Il FIA opera attraverso un Sistema Integrato di Fondi (SIF), che
può essere considerato – a livello mondiale – il terzo intervento per dimensioni attivo nell’ambito dell’impact investing.
Ne fanno parte, tra l’altro, come co-investitori gli stakeholders del territorio, le fondazioni locali di origine bancaria, ma anche Regioni, Province, Comuni, cooperative di abitazione e sviluppatori privati.

L’offerta del SIF traguarda a regime circa 20.000 alloggi sociali oltre a posti letto in residenze temporanee e studentesche distribuiti su tutto il territorio nazionale. Ad oggi sono circa 230 gli interventi realizzati o in corso di realizzazione.

Fia social housing

 

 

Il programma di Social Housing promuove, in particolare, tre distinte tipologie di interventi:
–  nuovi quartieri di social housing nelle città che offrono alloggi prevalentemente in affitto ma anche in vendita convenzionata alle giovani coppie, alle famiglie numerose o monoparentali, agli immigrati regolari. Tra gli esempi più rilevanti: Cenni di Cambiamento, Borgo Figino e Redo a Milano, Vivo al Venti, Cascina Fossata e Nuova Falchera a Torino, le Piagge a Firenze, Padova via del Commissario, le Corti di Medoro a Ferrara, le Corti Perugine a Perugia, Quartiere Stadio a Lecce, Parco Gentile a Bari, Housing Città dei Sassi a Matera.
edilizia universitaria e temporanea, che offre posti letto e servizi agli studenti fuori sede e a coloro che sono costretti ad affrontare un’esigenza abitativa limitata nel tempo. Tra gli interventi più rilevanti: Campus Santa Marta a Venezia, Padova via Delù, Ivrea24 e Campus Sanpaolo a Torino, Campus Certosa e Campus Monneret a Milano, l’ostello We_Bologna a Bologna.
strutture socio-sanitarie e le residenze protette per gli anziani autosufficienti e non, tra cui Villa Fastiggi a Pesaro e Civitas Vitae Marche, sulla base di un modello innovativo che vede la longevità come risorsa di comunità.

 

ioabitosocial.
La piattaforma dedicata alla ricerca di soluzioni abitative temporee.
La Fondazione Compagnia di San Paolo ha lanciato a marzo 2019 la piattaforma ioabitosocial, dedicata alla ricerca di soluzioni abitative temporanee di Social Housing in Italia.
La piattaforma ioabitosocial è un’opportunità per fare rete, mettendo in relazione la domanda sempre crescente di persone che cercano soluzioni abitative per periodi brevi con l’offerta dei numerosi gestori di “residenze temporanee” in Italia. Si rivolge a persone in situazione di stress abitativo, studenti, professionisti in viaggio, city users, anziani, giovani coppie.
L’obiettivo della piattaforma è quello di agevolare la ricerca di soluzioni abitative temporanee attraverso la geolocalizzazione e l’identificazione di bisogni ed esigenze, rendendo visibili e accessibili le realtà di Social Housing esistenti attraverso la candidatura da parte dei gestori.Il progetto nasce da un’iniziativa della Fondazione Compagnia di San Paolo, ma conta sulla partecipazione di tutte le realtà di Social Housing temporaneo del nostro Paese. La Fondazione, attraverso la sua Missione Abitare tra casa e territorio, considera l’abitare sociale come risposta alle domande emergenti, integrando le esigenze economiche, sociali, relazionali e lavorative delle persone e sperimentando modelli nuovi e replicabili. Favorisce inoltre progetti di rigenerazione urbana in cui l’abitare rappresenta un’opportunità di trasformazione del territorio secondo principi di sostenibilità sociale e ambientale. La Missione Abitare tra casa e territorio contribuisce al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile:
1. Sconfiggere la povertà,
10. Ridurre le disuguaglianze,
11. Città e comunità sostenibili.

 

 

Abito in community.
Progetto cooperativo di welfare abitativo dinamico in sperimentazione in tre Social Housing dell’area metropolitana fiorentina: Pieve degli Orti, Sesto Smart Village, Osteria Social Club.

Abito in Community è un progetto cooperativo di sistema, sostenuto dalla Fondazione CR Firenze con il bando Fai la Casa Giusta, che genera valore aggiunto attraverso il social housing per gli abitanti e per la città. Dialoga costantemente con le istituzioni per progettare risposte concrete in termini di rigenerazione urbana e welfare.
Con un approccio dinamico, aperto e inclusivo si realizzano due azioni integrate:
1. la costruzione di un modello di vicinato collaborativo attraverso un programma di start up di comunità e la coprogettazione di spazi, funzioni e servizi.
2. L’inserimento nei SH di soluzioni abitative innovative per target di fragilità specifici: minori allontanati dalla famiglia, persone in uscita da percorsi di cura, persone che vivono una situazione temporanea di difficoltà socio-economica, anziani soli etc.  Questi soggetti   possono  trovare un contesto accogliente, positivo e stimolante.

La presenza di soggetti cooperativi e del terzo settore radicati sul territorio garantisce una sostenibilità di lungo periodo al progetto: gli operatori, che stanno partecipando ad un’azione trasversale di formazione su facilitazione e community building, diventano punti di riferimento per tutti gli inquilini, offrendo loro supporto nella gestione degli spazi e dei servizi.

abito in community
Abito in community promuove comunità abitative ad impatto sociale con suggestivi orizzonti cooperativi urbani. Allo stesso tempo è anche la

App che gli abitanti possono usare per organizzare eventi e gruppi di acquisto, condividere spazi comuni e mezzi di trasporto, scambiarsi competenze.
Per promuoverne l’utilizzo è stato appositamente prototipato il gioco in scatola Socialhousingame con il quale gli abitanti possono “allenarsi” a vincere la sfida della collaborazione, superandone gli imprevisti.

Una delle sperimentazioni di Abito in Community, Sesto Smart Village, è stata selezionata come test del progetto intersettoriale di ricerca SociAbiliTA promosso da Legacoop Abitanti e Legacoop Sociali.

 

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