Riqualificazione di stazioni appaltanti e centrali di committenza.

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Riqualificazione di stazioni appaltanti e centrali di committenza.
Un protocollo d’intesa tra Presidenza del Consiglio dei Ministri e ANAC, avvia il il processo di riqualificazione.

Tra i punti qualificanti del Pnrr, rientra la riqualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza.
Lo scorso 17 dicembre 2021 è stato firmato un Protocollo d’intesa tra la Presidenza del Consiglio dei ministri e l’ Autorità̀ Nazionale Anticorruzione, entra nel vivo di questo processo.

Premessa
L’art. 38, comma 2, del codice dei contratti pubblici disciplina il sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti e centrali di committenza, prevedendo, in particolare, l’istituzione, presso l’Autorità, di un apposito elenco di questi soggetti.
Sono iscritti di diritto nell’elenco l’Autorità, il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, compresi i Provveditorati interregionali per le OOPP, CONSIP S.p.a., INVITALIA , nonché i soggetti aggregatori regionali.

Gli obiettivi.
Gli obiettivi sono:
1) riduzione delle stazioni appaltanti, con particolare riferimento ai comuni, centralizzando il più possibile gli acquisti per spuntare prezzi migliori;
2) rafforzamento e qualificazione delle stazioni appaltanti, arginando deficit organizzativi e di professionalità dovuti all’eccessiva frammentazione;
3) applicazione di criteri di qualità, efficienza, professionalizzazione, realizzando un accorpamento della domanda;
4) istituzione dell’anagrafe unica delle stazioni appaltanti, inserendole secondo vari livelli di qualificazione e requisiti (di base e premianti)

Ambiti di qualificazione.
La qualificazione, conseguita in rapporto ai bacini territoriali, nonché alla tipologia e complessità del contratto e per fasce d’importo, ha ad oggetto il complesso delle attività che caratterizzano il processo di acquisizione di un bene, servizio o lavoro, in relazione ai seguenti ambiti:
a) capacità di progettazione;
b) capacità di affidamento;
c) capacità di verifica sull’esecuzione
e controllo dell’intera procedura, ivi incluso il collaudo e la messa in opera;

Requisiti.
Per poter essere iscritti all’anagrafe unica nazionale, il Protocollo definisce anche quali siano i requisiti (qualitativi e quantitativi) da possedere.
Tra questi ad esempio, strutture organizzative stabili, qualifica del personale, sistema di formazione e aggiornamento del personale, numero di gare svolte per i vari livelli di qualifica, rispetto dei tempi previsti per i pagamenti di imprese e fornitori, disponibilità di piattaforme telematiche nella gestione di procedure di gara, livello di soccombenza nel contenzioso; applicazione di criteri di sostenibilità ambientale e sociale.

Tempistiche.
Il tavolo di lavoro congiunto Governo-Anac, avviato all’interno della cabina di regia, dovrà in tempi rapidi rendere operativo il nuovo sistema perché risulti pronto e collaudato prima dell’entrata in vigore della riforma del codice degli appalti.
Già entro il 31 marzo 2022 verranno adottate le Linee guida con le modalità operative per l’attuazione del sistema di riqualificazione.  Quest’ultimo varrà per tutte le procedure di gara indette dalle stazioni appaltanti e dalle centrali di committenza.

Relazione finale
Entro il 30 settembre 2022, le Parti presentano alla Cabina di regia di cui all’articolo 212 del codice, una relazione finale sugli esiti delle attività di qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza, fornendo l’elenco delle amministrazioni in possesso dei requisiti per l’iscrizione nell’elenco di cui all’articolo 1.

 

Di seguito il Protocollo d’intesa.

allegatoPROTOCOLLO D’INTESA
per l’attuazione del sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti
e delle centrali di committenza e ulteriori profili di collaborazione.

 

 

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