Prove non distruttive: la versione aggiornata della PdR UNI 56: 2019 per la certificazione del personale.

UNI

Versione aggiornata della Prassi di Riferimento UNI/PdR 56:2019 “Certificazione del personale tecnico addetto alle prove non distruttive nel campo dell’ingegneria civile”.

In data 3 maggio 2019 è stata pubblicata la Prassi di Riferimento UNI/PdR 56:2019 “Certificazione del personale tecnico addetto alle prove non distruttive nel campo dell’ingegneria civile”.
La prassi interessa il personale tecnico addetto alle prove non distruttive (PND) nel campo dell’ingegneria civile, inclusi i beni culturali e architettonici.
In particolare vengono definiti definisce i principi, i criteri e le procedure per la gestione delle attività relative alla certificazione al livello 1, 2 e 3. Disciplina altresì il successivo mantenimento.
Il livello di certificazione è il grado di qualificazione del personale tecnico addetto alle PND per uno specifico metodo di prova.

La UNI/PdR 56:2019 è stata elaborata da UNI con la collaborazione di MASTER – Associazione “Materials and Structures, Testing and Research”. La Master ha deciso di elaborare una prassi di riferimento con l’obiettivo di fornire un mezzo di valutazione e documentazione della competenza del personale tecnico incaricato di effettuare prove non distruttive nel campo dell’ingegneria civile. Queste figure devono avere,  a seconda del livello di certificazione, l’appropriata conoscenza teorica e pratica delle metodologie da eseguire secondo la normativa di riferimento, il trattamento, l’elaborazione ed interpretazione dei risultati ottenuti.

Breve premessa e contenuti.
Le prove non distruttive hanno assunto negli ultimi anni una  rilevanza sempre maggiore per la diagnosi ed il controllo delle costruzioni civili. Ciò anche in virtù delle mutate e sopravvenute disposizioni normative.

Tali esami e metodologie di prova rivestono un ruolo di fondamentale importanza nel campo della prevenzione e sicurezza delle strutture.
Nel recente aggiornamento delle Norme Tecniche per le Costruzioni di cui al D.M. 17 Gennaio 2018, si sono confermate, evidenziate ed innovate le responsabilità dei vari organi competenti nel settore delle costruzioni. Tra questi dunque, anche il personale addetto alle prove non distruttive, che parimenti necessitano di elevati standard di qualificazione.

La prassi di riferimento copre la competenza nei seguenti metodi di prova:
− ultrasonora (UT);
− sonora (SO);
− sclerometrica (SC);
− magnetometrica (MG);
− prelievo di campioni e prove chimiche in sito (CH);
− del potenziale di corrosione delle armature (PZ);
− di estrazione, pull out/pull off (ES);
− misura delle deformazioni e tensioni (DT);
− di penetrazione, su calcestruzzo/malta/legno (PE);
− monitoraggio strutturale (MO);
− prove dinamiche (DN);
− esame visivo ed ispezione delle opere civili ed infrastrutture (VT);
NOTA Incluse tutte le opere ed infrastrutture aventi funzioni pubbliche e/o strategiche, anche con riferimento alla gestione della protezione civile in caso di calamità: scuole, ospedali, caserme, ponti, viadotti, cavalcavia, passerelle, gallerie, ecc.
− georadar (GR);
− termografia ad infrarossi in ambito civile (TT Civ);
NOTA Ambito civile: dispersione energetica negli involucri edilizi, ricerca elementi strutturali, infiltrazioni d’acqua, risalita di umidità, condense, muffe, conservazione del patrimonio artistico, impianti termoidraulici limitati ad usi domestici.
− prove con martinetti piatti (MP);
− prove di carico (PC).
NOTA Incluse le prove di carico su impalcati, solai, elementi strutturali sia orizzontali che verticali, prove di carico a compressione diagonale sulle murature e prove di carico su pali da fondazione e tiranti.

Sono poi definiti:
– gli aspetti deontologici ed il comportamento professionale;
– i vari livelli di certificazione;
– i requisiti per l’ammissione all’esame,
– il processo di certificazione del personale tecnico (domanda di ammissione, contenuti degli esami per i tre livelli, criteri e punteggi di valutazione, rilascio e validità del certificato)
– il rinnovo della certificazione,
– la ricertificazione;
– la revoca.

AGGIORNAMENTO.

In data 18 settembre 2020, è stata pubblicata la versione aggiornata della UNI/PdR 56:2019 “Certificazione del personale tecnico addetto alle prove non distruttive nel campo dell’ingegneria civile”.
Tale aggiornamento deriva essenzialmente dalla necessità di adeguare il documento ai chiarimenti e alle precisazioni contenuti nella Circolare Tecnica n° 03/2020 di ACCREDIA.
Nello specifico, nella Circolare del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici – n.633/STC del 3 dicembre 2019, viene richiesta – tra i requisiti – la certificazione della competenza di “Livello 3” (per il Direttore del Laboratorio) e di “Livello 2” (per gli Sperimentatori), nelle specifiche prove non distruttive (PND) oggetto dell’autorizzazione, rilasciata da Organismo di Certificazione accreditato secondo la UNI CEI EN ISO/IEC 17024:2012.
Si chiarisce che in tutti i punti della UNI/PdR 56:2019 in cui il metodo VT viene richiamato in associazione al termine “ispezione”, non si sottintende che il tecnico abbia conoscenze, abilità e competenze riferibili ai processi di ispezione specifici della UNI CEI EN ISO/IEC 17020.
Pertanto, si specifica che il termine utilizzato nella presente UNI/PdR corrisponde al “sopralluogo di cantiere”.

Nella versione aggiornata della UNI/PdR 56, una Tabella comparativa riporta le principali modifiche introdotte, punto per punto.

La Prassi UNI/PdR 56:2019 “Certificazione del personale tecnico addetto alle prove non distruttive nel campo dell’ingegneria civile” è liberamente scaricabile sul sito uni.com.

 

 

Correlati:

 

Laboratori di prove e controlli materiali su strutture e costruzioni esistenti- Circolare 633/2019 CSLLPP

at normeNorme Tecniche per le Costruzioni 2018 – DM 17/01/2018

at normeNuove Linee Guida sul calcestruzzo (CSLLPP)

 

 

 

ntc e circolare esplicativa

Norme Tecniche per le Costruzioni 2018 e Circolare esplicativa – testo integrato