Il nuovo Sistema di Gestione della Sicurezza di Ponti e Gallerie.
Dal Convegno del 23 settembre a Parma con l’Associazione Master.
Alla presenza di 650 partecipanti, di cui 150 in presenza e 500 in modalità FAD, lo scorso 23 settembre si è svolto a Parma il Convegno Tecnico dal titolo “ISPEZIONE, RILIEVO, MANUTENZIONE, DIGITALIZZAZIONE E MONITORAGGIO DELLE INFRASTRUTTURE” organizzato dall’Associazione scientifico-culturale MASTER in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Parma.
Il convegno ha focalizzato sull’attività di rilievo, ispezione, manutenzione e monitoraggio in esercizio delle infrastrutture esistenti, tema quanto mai attuale, che è posto all’attenzione costante di tutti gli addetti ai lavori, soprattutto a seguito del crollo del ponte Morandi nell’agosto 2018. Il tragico evento ha infatti messo in luce tutte le profonde criticità del sistema infrastrutturale del nostro Paese.
L’incontro del 23 settembre a Parma ha ospitato i massimi relatori ed esperti nel panorama nazionale. Il tema è stato sviluppato toccando gli aspetti strategici e specialistici, mediante un approccio multidisciplinare. Aspetto che è stato sottolineato in apertura dal Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Parma, il quale ha auspicato lo sviluppo di processi sempre più “circolari” volti a favorire un linguaggio comune, concetto che va interpretato come un vero e proprio dovere civico.
Si sono quindi alternati per i contributi orali dall’alto valore scientifico, esponenti del mondo accademico ed istituzionale, pubblico e privato, che hanno curato gli aspetti normativi e teorico-tecnico.
L’evento è stato patrocinato da ANSFISA (Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e le Infrastrutture Stradali e Autostradali), Accredia, UNI, PIARC Comitato Nazionale Italiano, CNA Nazionale, Consorzio FABRE e FINCO (Federazione Industrie Prodotti Impianti Servizi ed Opere Specialistiche per le Costruzioni).
Ad introdurre e moderare i lavori, il Dr. Stefano Bufarini, Presidente dell’Associazione MASTER che ha sottolineato, in premessa, la necessità di un adeguato sistema di controllo delle infrastrutture esistenti e l’importanza che ricopre, in questo contesto, il CAPITALE UMANO, rappresentato da tecnici adeguatamente formati e specializzati.
Significativo è stato anche l’approccio più pratico del mondo produttivo ed industriale, aziende che vantano al loro interno professionalità costantemente impegnate nella ricerca di materiali, tecnologie ed applicativi sempre più performanti, ma che siano al tempo stesso al passo con le esigenze di mercato e alle evoluzioni normative.
Abbiamo chiesto al Dr. Stefano Bufarini quale sia la visione attuale e futura della delicata gestione delle infrastrutture, che sono la “spina dorsale” del nostro paese.
“Il nostro paese dispone di 840.000 km di strade di cui 8.006 km di autostrade e 27.259 km strade statali (ANAS) con 2.179 gallerie, 21.072 ponti e viadotti e 6.320 cavalcavia.
A questi si aggiungono 17.530 km di ferrovie nazionali e regionali con 18.847 ponti, viadotti e gallerie; 1.130 km di ferrovie isolate con 1.529 ponti, viadotti e gallerie e 225 km di impianti di trasporto rapido di massa (metropolitane), di cui 131,6 km in galleria, dislocati in 7 città.
I soggetti, tra gestori delle infrastrutture, imprese esercenti il servizio e centri di formazione, sono più di 8.000.
Considerati i numeri dell’immenso patrimonio nazionale è evidente che è impossibile parlare delle infrastrutture senza occuparsi contemporaneamente di sicurezza, di cultura della conservazione e di manutenzione delle opere esistenti, che soffrono sia la condizione di obsolescenza che l’assenza di un sistema di monitoraggio in esercizio.
Lo sviluppo normativo in merito alla sicurezza delle infrastrutture civili è stato il motore di una forte spinta all’innovazione tecnologica ed oggi i professionisti del settore hanno a disposizione strumenti e tecnologie sempre più all’avanguardia in grado di monitorare lo stato di salute di un’opera e che consentono di programmare interventi mirati di manutenzione e conservazione della stessa.
L’innovazione tecnologica e dei materiali può consentire un salto di qualità nella gestione delle reti infrastrutturali, ma va accompagnato con un ampio cambiamento di visione che si traduce nella nuova cultura della sicurezza di cui l’ANSFISA si sta facendo garante.
Con la costituzione di ANSFISA, il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ha inteso individuare un ente altamente specializzato con l’obiettivo di promuovere l’adozione da parte dei gestori delle reti stradali e autostradali, di Sistemi di Gestione della Sicurezza certificati, garantiti e omogenei secondo criteri oggettivi e con un approccio basato sul concetto di rischio, che consente di individuare le necessità reali e, di conseguenza, le priorità e gli strumenti più opportuni di intervento.
La manutenzione in esercizio delle infrastrutture può essere oggi attuata solo attraverso un approccio specialistico e multidisciplinare. Tale approccio non può prescindere dall’esecuzione di un’accurata ispezione visiva ed attività diagnostica preliminare, dal rilievo dello stato esistente e da interventi di riparazione e protezione conformi alle normative vigenti. Al fianco di queste discipline è essenziale poter sviluppare un’adeguata digitalizzazione (modelli BIM) dell’opera ed un efficiente monitoraggio e sistema di gestione della manutenzione.
Tutto ciò non può essere raggiunto senza un’adeguata valorizzazione del «CAPITALE UMANO», ovvero attraverso la continua attualizzazione delle conoscenze e competenze professionali, coerentemente con uno dei tre obiettivi dell’Industria 5.0 «human centric».
Il convegno tecnico, il terzo sul territorio nazionale, si è posto l’obiettivo di fornire una visione generale integrata di aspetti che spesso vengono trattati separatamente”.
Dal 2009 l’Associazione Master promuove e divulga la cultura della sicurezza e della ricerca nel campo dell’ingegneria civile con particolare riguardo al recupero, alla conservazione e alla digitalizzazione del patrimonio edilizio e delle infrastrutture.
Sito web: https://www.associazionemaster.org/
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