Etna: è online DANTE, il database che racconta oltre 2500 anni di eruzioni.

etna un secolo di fuoco

DANTE, il database che racconta oltre 2500 anni di storia eruttiva dell’Etna.
Realizzato da INGV, DANTE riunisce in un’unica piattaforma i cataloghi storici integrati con i dati di monitoraggio dell’Osservatorio Etneo.

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha appena pubblicato DANTE, il database che raccoglie e sistematizza oltre 2500 anni di storia eruttiva dell’Etna, uno dei vulcani più attivi al mondo.

DANTE (Database of Etna’s historical eruptions), realizzato dalle Sezioni INGV di Catania – Osservatorio Etneo e di Pisa, è il risultato di una revisione critica dei principali cataloghi già pubblicati in precedenza, integrati e aggiornati con i dati del monitoraggio vulcanologico che svolge l’Osservatorio Etneo.
Il nuovo database è una risorsa unica ed accessibile, che riunisce in un’unica piattaforma tutte le informazioni sparse in svariate pubblicazioni scientifiche.
Un progetto dinamico, che può essere integrato ed aggiornato in base a fonti storiche, geologiche e scientifiche.

Il comportamento del vulcano.
L’attività eruttiva dell’Etna si distingue in due grandi categorie:
– le eruzioni sommitali, che si verificano ai crateri sommitali (chiamate anche eruzioni terminali) e nelle loro vicinanze (eruzioni subterminali),
– le eruzioni laterali, che si verificano a quote da circa 2800 m a poche centinaia di metri sul livello del mare.

L’attività sommitale è pressoché continua per periodi di anni o addirittura decenni, e occasionalmente interessata da potenti episodi esplosivi (fontane di lava ed eventi subpliniani). Al contrario, le eruzioni di fianco si verificano a intervalli irregolari, producendo effusioni di lava comunemente associate a debole attività esplosiva.

Le informazioni temporali del database DANTE.
La tipologia e la qualità delle informazioni disponibili per la compilazione sono significativamente differenti, quindi DANTE è suddiviso in due intervalli temporali:
dal VI secolo a.C. al XVI secolo d.C.→,

dal XVII secolo a oggi→.

Il primo intervallo è basato su dati geologici, stratigrafici, tefrostratigrafici e geocronologici derivati dalla carta geologica dell’Etna del 2011 (e successivi aggiornamenti).
L’intervallo che arriva fino ai giorni nostri si basa su dati estratti dalle numerose documentazioni scientifiche disponibili in letteratura, integrati con i dati del monitoraggio vulcanologico degli ultimi 50 anni.

 

 

 

Etna eruzioni storiche

a) 7 novembre 1928: la lava che avvolge Mascali e circonda la Chiesa di S. Leonardo(Archivio Fotografico Toscano di Prato, Fondo Gaetano Ponte) – b) 28 ottobre 2002: vista aerea dell’attività esplosiva presso la fessura lungo la rift NE. (Ph. M. Neri) – c) 23 ottobre 2021 fontana di lava dell’Etna. (Ph. B. Behncke); d) 2 luglio 2024 attività stromboliana dal cono di scorie all’interno del cratere Voragine e colata lavica all’interno del cratere Bocca Nuova. (Ph. B. Behncke).

Immagine in evidenza: Un Secolo di Fuoco. Il seicento e l’Etna (Compendio di Natale di Pace).

Il database riunisce in un’unica fonte le informazioni finora diffuse in diverse pubblicazioni scientifiche, non tutte facilmente accessibili al vasto pubblico. Infine, il database sarà aperto a contributi provenienti da altre fonti e ad informazioni sull’attività eruttiva passata e in corso dell’Etna, e quindi costantemente aggiornato.

Questa pubblicazione dell’INGV contribuisce all’impegno dell’Istituto nella divulgazione dell’attività vulcanica dell’Etna volto ad accrescere la consapevolezza e le conoscenze sulla pericolosità vulcanica.

CLICCA QUI PER SCARICARE DANTE (Database of Etna’s historical eruptions).

 

(fonte: INGV)