Lecce rurale e sotterranea

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Lecce rurale sotterranea: dalla conoscenza del patrimonio alla valorizzazione

16 e 17 febbraio 2018

Sala Conferenze – ex Convento dei Teatini – Via Vittorio Emanuele II, 25 – LECCE

Primo incontro del Ciclo di eventi: Lecce geologica

a cura dell’Ordine Geologi della Puglia in collaborazione con Ordine Architetti PPC di Lecce

Il territorio comunale di Lecce racchiude in sé un importante patrimonio archeologico industriale legato alla presenza di frantoi oleari ipogei o semi-ipogei. Un patrimonio che, sino ad oggi, ha visto una frammentaria conoscenza tanto che nel Catasto delle Cavità artificiali redatto dalla Federazione speleologica pugliese per la Regione Puglia ne sono segnalati a Lecce solo 3.

Di “Lecce rurale e sotterranea: dalla conoscenza del patrimonio alla valorizzazione”, si parlerà venerdì 16 febbraio alle ore 16.00, presso l’ex convento dei Teatini di Lecce. La manifestazione è organizzata dall’Ordine regionale dei geologi (Org) della Puglia con il Patrocinio del Comune di Lecce, il Parco Bosco e Paludi di Rauccio, l’Ordine degli ingegneri di Lecce e l’Ordine degli architetti di Lecce, quest’ultimo co-organizzatore della prima giornata. La manifestazione è il primo di un intero ciclo di incontri sul patrimonio geologico dal titolo

“Lecce Geologica” (leggi)

Antonio Monte, ricercatore dell’Istituto per i beni archeologici e monumentali del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibam-Cnr) di Lecce e vice presidente dell’Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale, presentando l’evento, dichiara: “I trappeti ipogei costituiscono un peculiare corpus di monumenti del patrimonio archeoindustriale di Terra d’Otranto e rappresentano un unicum a livello nazionale. Pertanto, attraverso la conoscenza di questi beni sono stati attivati, da numerosi Enti locali, processi di patrimonializzazione che hanno portato al recupero e rifunzionalizzazione, restituendo così alle comunità locali, e non solo, la memoria e la loro identità nella quale si sono identificate per secoli”.

Nel corso dell’incontro verrà illustrato un ipogeo posto nel Parco Bosco e Paludi di Rauccio, nei pressi di Masseria la grotta.

Trattasi di un insediamento rupestre, scavato nella calcarenite pleistocenica nota localmente come “tufo”, che è stato recentemente scoperto da Alessandro Romano e da Stefano Margiotta, geologo, il quale, parlando del patrimonio archeologico industriale legato alla presenza di frantoi oleari nel territorio leccese, afferma: “Gli studi geologici condotti nell’ambito degli strumenti di pianificazione della città di Lecce hanno consentito di individuare e descrivere complessivamente ben 23 frantoi nel territorio comunale e con questo aumentando notevolmente la base conoscitiva su questi ipogei e mettendo in evidenza l’importanza dei rilievi geologici di dettaglio a scala comunale per l’aggiornamento degli Atlanti regionali. La collocazione nello spazio geografico di questi ipogei permette di ricostruire l’economia agricola leccese dell’epoca consentendo una progettazione unitaria che porti al recupero di questi beni. In quest’ottica, appare essenziale innanzitutto la rifunzionalizzazione del frantoio posto su suolo di proprietà comunale, il quale potrebbe divenire sede di un laboratorio multimediale che metta in rete una Lecce rurale che oggi non esiste più, ma che rimane indubbiamente patrimonio culturale e magari turistico dell’intero territorio”.

L’ipogeo posto nel Parco Bosco e Paludi di Rauccio, scoperto dal geologo Margiotta, è un vano di forma quadrata di 7.5 m di lato; una grotta, caratterizzata dalla presenza di una colonna posta più o meno centralmente, che nel corso dei secoli deve avere avuto molteplici fruizioni e che oggi apre nuovi interessanti scenari per l’area del Parco e questo dal momento che solitamente gli insediamenti rupestri non si trovano isolati ma sono parte di complessi di insediamenti.

“Un ciclo di incontri programmati sul patrimonio geologico leccese –  dichiara Salvatore Valletta, Presidente dell’Org della Puglia –  che intende evidenziare l’importanza della componente geologica nella corretta pianificazione territoriale. La conoscenza dei beni geologici e la loro valorizzazione contribuiscono allo sviluppo locale dei territori favorendo percorsi turistici. I geologi pugliesi invitano pertanto la Regione a rendere operativo il censimento dei siti di interesse geologico e speleologico realizzato ai sensi della Legge regionale 33/2009 (*)prevedendo l’inserimento dei siti nel Piano paesaggistico territoriale regionale (Pptr)”.

Il primo incontro si chiuderà sabato 17 febbraio con una visita al frantoio di Casino San Giuseppe, nei pressi di Torre Chianca dove i visitatori potranno immergersi nell’atmosfera rurale del tempo osservando i vari ambienti del trappeto.

Il calendario di tutti gli  incontri:

Lecce rurale sotterranea: dalla conoscenza del patrimonio alla valorizzazione – 16 e 17 febbraio 2018

Le vie dell’acqua a Lecce – Lecce 23 e 24 marzo 2018

Il Patrimonio e le emergenze geologiche del territorio comunale di Lecce – Lecce 20 e 21 aprile 2018

Giornata di Sport e Geoturismo – Masseria Rauccio 26 maggio 2018 (all’interno del Parco naturale Bosco e Paludi di Rauccio)

Per il dettaglio delle iniziative, vedi la Locandina allegata

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LOCANDINA

 

(*) NOTA: Consulta