Conferenza EUROCONSTRUCT e Convegno ACQUA – Roma 13 e 14 giugno 2019

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87a Conferenza EUROCONSTRUCT-  “SFIDE E RISCHI PER LE COSTRUZIONI IN EUROPA”
Congresso internazionale dedicato al mercato europeo delle costruzioni e Convegno “Acqua, territorio e ambiente costruito, innovazione e resilienza”
Roma – 13 e 14 giugno 2019 – Casa dell’Architettura.

Il 13 giugno 2019 il network EUROCONSTRUCT e CRESME organizzano un congresso internazionale dedicato al mercato europeo delle costruzioni, e un approfondimento dedicato al mercato dell’acqua –  in Italia, in Europa, nelle Economie avanzate e nei Paesi emergenti.

La conferenza del 13 giugno 2019 prevede una sessione mattutina in cui viene presentato in anteprima:

  • il nuovo quadro al 2021 per il mercato europeo delle costruzioni;
  • le ultimissime tendenze macroeconomiche globali e la definizione dei rischi paese;
  • le principali dinamiche che caratterizzano il mercato extraeuropeo delle costruzioni (macro-trend, scenario e previsioni).

Nel corso della mattina saranno presentate le analisi territoriali a cura degli esperti del network EUROCONSTRUCT.

La sessione pomeridiana sarà dedicata al tema dell’acqua, in particolare dal punto di vista degli investimenti e della gestione delle risorse idriche. Il  tema sarà poi ulteriormente approfondito durante il secondo giorno di conferenza.

Il 14 giugno 2019 si terrà il convegno “Acqua, territorio e ambiente costruito, innovazione e resilienza”. Organizzato dal CRESME, con la collaborazione dell’Ordine degli Architetti di Roma e H2O, interamente dedicato al tema dell’acqua.

Il convegno è articolato in quattro sezioni tematiche.

  1. ACQUA e AMBIENTE
  2. ACQUA E CITTÀ
  3. ACQUA ED EDIFICIO NEL FUTURO
  4. ACQUA ED IMPIANTO NEL FUTURO

All’interno delle sezioni saranno analizzati  il mercato dell’acqua, le criticità, forme e modelli di gestione, le misurazioni e le soluzioni tecnologiche più avanzate

Durante i due giorni interverranno e si confronteranno relatori provenienti dai principali paesi europei, i rappresentanti di 19 istituti di ricerca, i massimi esperti a livello globale in tema di resilienza ambientale, i rappresentanti dei principali operatori internazionali del servizio idrico.

Destinatari
Le conferenze EUROCONSTRUCT si rivolgono a tutti coloro che sono coinvolti nelle attività di costruzione: produttori di materiali e attrezzature per l’edilizia, imprese di costruzione, progettisti, architetti, ingegneri, imprenditori, investitori, finanzieri, assicuratori e altre professioni correlate.

Per il Programma dettagliato e informazioni per la partecipazione QUI

La partecipazione alla sessione pomeridiana del 13 giugno e al seminario ACQUA del 14 giugno è gratuita, previa registrazione

 

87a Conferenza EUROCONSTRUCT e Convegno “Acqua, territorio e ambiente costruito, innovazione e resilienza”
13 e 14 giugno 2019 – ROMA
Casa dell’Architettura – Acquario Romano – Piazza Manfredo Fanti,47

 

 

Focus:
Nell’ambito di un mercato delle costruzioni che vede rallentare la propria crescita, il mercato dell’acqua ha un forte potenziale di sviluppo e potrebbe rappresentare un settore trainante nello scenario futuro. In Italia il settore idrico presenta evidenti criticità che richiedono interventi urgenti. Infatti crescono gli investimenti programmati dai gestori del SII (Servizio Idrico Integrato) e aumenta l’output delle costruzioni nel settore idrico:+1,5% nel 2018 rispetto al 2017, tendenza che dovrebbe essere confermata nel medio termine. Ma l’infrastruttura continua ad invecchiare e il problema delle perdite della rete idrica è assai lontano dall’essere risolto.
A livello mondiale il 30% dei prelievi di acqua va sprecato a causa delle perdite di rete. A Londra la quota di perdite è del 25%, in Norvegia la quota sale al 32% ma in Italia è ancora più alta. Secondo gli ultimi dati disponibili (ISTAT, Censimento delle acque per uso civile 2015) supera il 38% (perdite idriche reali) e la situazione va peggiorando. L’acqua potabile dispersa lungo il tragitto nelle reti di distribuzione era 2,6 miliardi di mc nel 2008, sale a 3,1 miliardi di mc nel 2012 e raggiunge i 3,4 miliardi di mc nel 2015.

Tale dato non stupisce se si tiene presente che la rete acquedottistica italiana ha un grave problema di età: su un’estensione complessiva di oltre 337.453 km,  74.240 km di rete idrica superano i 50 anni; e altri 121.483 km hanno tra i 30 e i 50 anni . Inoltre l’attività di ricerca delle perdite con tecniche avanzate si effettua su appena 47.243 km e solo 30.370 km di rete sono distrettualizzati con sistemi attivi di telecontrollo o regolazione automatica di portata e pressione. L’infrastruttura idrica è vecchia e andrebbe in gran parte sostituita ma in Italia si effettuano quasi solo interventi non programmati (92%) e i tassi di sostituzione sono di gran lunga inferiori a quelli necessari.
Gli interventi sulle reti di distribuzione dell’acqua non sono i più prioritari. Le aree di criticità che richiedono maggiori investimenti si concentrano nelle attività di depurazione (29%) e fognatura (25%) . Tra i dati censiti più allarmanti:

  • comuni ancora privi del servizio di depurazione
  • agglomerati urbani che ancora non rispettano la normativa europea in materia di trattamento delle acque.

Tutto ciò è anche aggravato dalla eccessiva lentezza del processo di adeguamento.
Aumentare gli investimenti nel settore idrico porterebbe sicuri vantaggi anche sugli effetti della qualità tecnica:
riduzione perdite di rete, continuità nell’erogazione, qualità dell’acqua, adeguatezza del sistema fognario e riduzione dei fanghi smaltiti in discarica.

Scenari futuri.
La Legge di Bilancio 2019 prevede un finanziamento di 400 milioni di euro, spalmati in dieci anni, per realizzare interventi che contribuiscano ad aumentare la qualità tecnica dell’infrastruttura idrica e viene istituito il Fondo di garanzia delle opere idriche.  Il Fondo mette a disposizione 50 milioni di euro annui (dal 2018 al 2022) per la realizzazione di 30 interventi prioritari individuati nel Piano straordinario per un importo complessivo di circa 250 milioni di euro. Il nuovo periodo regolatorio 2020-2023 rappresenta l’occasione per accelerare gli investimenti nel settore idrico. Le ricadute economiche che ne conseguiranno, che avranno certamente un forte impatto sul mercato delle costruzioni.

(fonte: CRESME)