TESTO UNICO DELLE COSTRUZIONI.
Le proposte del Tavolo tecnico della RTP.
Premessa.
Sotto il profilo tecnico-amministrativo, le costruzioni sono attualmente disciplinate da tre leggi fondamentali:
– la legge n.1086/1971, la legge 64/1974 ed il DPR n. 380/2001 (Testo Unico dell’Edilizia).
Con l’evolversi del settore però, le predette leggi, pur avendo rappresentato un punto fermo di riferimento per l’industria delle costruzioni, non sono più in grado di fornire adeguate risposte alle innumerevoli problematiche che si presentano quotidianamente nella pratica applicativa.
Su questa premessa, due anni fa fu istituto un gruppo di lavoro presso il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, per rivedere ed aggiornare le regole sul comparto edilizio. Lo scopo ultimo è quello di scrivere una nuova legge quadro «Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di Costruzioni»
Il Tavolo Tecnico così istituito, ha recentemente terminato il proprio lavoro, rimettendo nelle mani del Ministro un testo completamente revisionato e certamente innovativo sotto molti aspetti.
La Rete Professioni Tecniche è stata presente al Tavolo tecnico partecipato da MIT – MIBACT – Ministero dell’Ambiente – Ministero della Funzione Pubblica – Ministero della Giustizia – Conferenza Unificata delle Regioni e province Autonome di Bolzano e Trento – ANCI – ANCE, di cui ha assunto la Segreteria Tecnica.
Le proposte per la legge quadro delle Costruzioni.
Tra le novità più importanti introdotte, poste all’attenzione della politica per i necessari passaggi previsti dall’iter legislativo, ci sono:
– Razionalizzazione e semplificazione dei titoli abilitativi e delle procedure amministrative
– Concreta azione di supporto ai processi di rigenerazione urbana
– Revisione delle procedure di sanatoria e di quelle sanzionatorie
– Classificazione del Rischio ed introduzione del concetto : il «rischio zero» non esiste
– Forte attenzione ai rischi ambientali ed al contesto geomorfologico
– Ridefinizione degli attori del processo e dei profili di responsabilità
– Forte ampliamento dei processi digitali
– Introduzione di concreti processi di semplificazione amministrativa
– Abrogazione di leggi ormai superate (es. 1086/71 – 64/74 ) e ritiro di ordinanze
– Estensione del principio di sussidiarietà per lo snellimento burocratico e la riduzione dei tempi
– Introduzione di processi di controllo più efficaci e consapevoli
– Fascicolo digitale delle Costruzioni.
Nel corso di questi due anni si è attivato un metodo di lavoro che a RPT si augura possa diventare la regola nei momenti di scrittura delle Leggi ad alto contenuto tecnico. Il metodo si basa sui seguenti elementi:
– lavorare sin dall’inizio per la definizione e condivisione degli indirizzi generali;
– scrivere direttamente l’articolato;
– partecipare da protagonisti al complesso iter legislativo.
Il lavoro dei prossimi giorni, sarà incentrato su due aspetti: difendere le innovazioni introdotte e riuscire ad integrare quelle che, proposte durante l’iter dei lavori, non fanno oggi parte del Testo licenziato.
(fonte: CNI)
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