Bonus facciate – guida ADE 2021.

bonus facciate guida ADE

Bonus facciate.
l’Agenzia delle Entrate con la Guida 2021, fa chiarezza su modalità e adempimenti.

Il “bonus facciate” è l’agevolazione fiscale introdotta dalla legge di bilancio 2020 per migliorare l’estetica degli edifici delle nostre città. Consente di recuperare il 90% dei costi sostenuti nel 2020 e 2021 senza un limite massimo di spesa.
Può essere usufruito da inquilini e proprietari, residenti e non residenti nel territorio dello Stato, persone fisiche e imprese.
Per averne diritto è necessario realizzare interventi di recupero o restauro della facciata esterna di edifici esistenti, di qualsiasi categoria catastale, compresi quelli strumentali.
Condizione importante è che gli immobili si trovino nelle zone A e B.

L’Agenzia delle Entrate ha recentemente fornito un’utile guida (scaricabile in allegato) che intende fornire tutte  le indicazioni necessarie per richiedere correttamente il “bonus facciate”, illustrando nel dettaglio interventi ammissibili, modalità e adempimenti. Ma vediamo di seguito una sintesi del beneficio.

In cosa consiste l’agevolazione.
L’agevolazione fiscale consiste in una detrazione dall’imposta lorda (Irpef o Ires) ed è concessa quando si eseguono interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti, anche strumentali. Sono inclusi anche gli interventi di sola pulitura o tinteggiatura esterna.
La detrazione è riconosciuta nella misura del 90% delle spese documentate, sostenute negli anni 2020 e 2021.

A chi spetta.
Sono ammessi all’agevolazione:
• le persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni
• gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale
• le società semplici
• le associazioni tra professionisti
• i contribuenti che conseguono reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali).

Come si utilizza
La detrazione va ripartita in 10 quote annuali di pari importo. In alternativa alla detrazione si può optare per:
sconto in fattura: un contributo di pari ammontare, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto al fornitore che ha effettuato gli interventi
cessione del credito: corrispondente alla detrazione spettante.
La scelta per la cessione del credito o lo sconto in fattura deve essere comunicata all’Agenzia delle entrate entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello in cui sono state sostenute le spese.
Nel caso di interventi sulle parti comuni degli edifici, ciascun condòmino può scegliere a quale tipo di beneficio ricorrere (detrazione, sconto in fattura o cessione del credito).

Cumulabilità con altre agevolazioni.
Gli interventi ammessi al “bonus facciate” possono rientrare anche tra quelli di riqualificazione energetica riguardanti l’involucro (c.d. ecobonus) o tra quelli di recupero del patrimonio edilizio.
In tal caso il contribuente può avvalersi, per le stesse spese, di una sola detrazione, rispettando gli adempimenti specificamente previsti per l’agevolazione scelta.

Gli interventi agevolabili.
Sono ammessi al beneficio gli interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna.
In particolare, la detrazione spetta per gli interventi:
• di sola pulitura o tinteggiatura esterna sulle strutture opache della facciata
• su balconi, ornamenti o fregi, ivi inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura
• sulle strutture opache verticali della facciata influenti dal punto di vista termico o che interessino oltre il 10% dell’intonaco della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio.
L’agevolazione riguarda, in pratica, tutti i lavori effettuati sull’involucro esterno visibile dell’edificio.

Il bonus non spetta, invece, per gli interventi effettuati sulle facciate interne dell’edificio, se non visibili dalla strada o da suolo ad uso pubblico.

È possibile portare in detrazione anche:
• le spese per l’acquisto dei materiali, la progettazione e le altre prestazioni professionali connesse, richieste dal tipo di lavori (esempio perizie e sopralluoghi, APE)
• gli altri eventuali costi strettamente collegati alla realizzazione degli interventi (esempio ponteggi,  smaltimento dei materiali, Iva, imposta di bollo, diritti per la richiesta di titoli abitativi edilizi,  tassa per l’occupazione del suolo pubblico).

Gli interventi di efficienza energetica.
Sono agevolabili anche i lavori di rifacimento della facciata che influiscono anche dal punto di vista termico o interessano oltre il 10% dell’intonaco della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio. Tanto nel rispetto del Dm 6 agosto 2020 (requisiti minimi).

Interventi su parti comuni di edifici condominiali
Per gli interventi effettuati sulle parti comuni di un edificio in condominio, gli adempimenti necessari per poter usufruire del “bonus facciate” possono essere effettuati da uno dei condòmini delegato allo scopo, o dall’amministratore del condominio.

La recente guida dell’Agenzia delle Entrate intende fornire le indicazioni utili per richiedere correttamente il “bonus
facciate”, illustrando modalità e adempimenti.

Scaricala di seguito.

 

bonus facciate guida ADE

GUIDA ADE al BONUS FACCIATE.

 

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