Lavori pubblici – Designata la Commissione Nazionale Dibattito Pubblico.

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Lavori pubblici.
Il MIT ha designato i componenti della Commissione Nazionale Dibattito Pubblico (CNDP).

Il Codice dei contratti pubblici ha reso obbligatorio, per alcune grandi opere infrastrutturali e di architettura, il ricorso alla procedura di Dibattito pubblico (art. 22).
In particolare l’art. 22, comma 2, ha previsto l’adozione di un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri per la disciplina dei Indica altresì le modalità di svolgimento e il termine di conclusione della medesima procedura.
La disciplina del dibattito pubblico è intervenuta con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 maggio 2018, n.76 “Regolamento recante modalità di svolgimento, tipologie e soglie dimensionali delle opere sottoposte a dibattito pubblico”.
Il Regolamento riguarda i criteri per l’individuazione delle grandi opere infrastrutturali e di architettura di rilevanza sociale che hanno un impatto sull’ambiente, sulle città e sull’assetto del territorio, distinte per tipologia e soglie dimensionali. Indica
le modalità di svolgimento, le tipologie e le soglie dimensionali delle opere sottoposte a Dibattito pubblico, definendo le competenze della Commissione Nazionale, costituita allo scopo.
Quest’ultima è stata istituita con decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del 30 dicembre 2020, n. 627.

Cos’è e in cosa consiste il dibattito pubblico.
Secondo la definizione del Regolamento n.76, il dibattito pubblico è “il processo di informazione, partecipazione e confronto pubblico sull’opportunità, sulle soluzioni progettuali di opere, su progetti o interventi di cui all’Allegato 1″.
Il dibattito pubblico consiste in incontri di informazione, approfondimento, discussione e gestione dei conflitti, in particolare nei territori direttamente interessati, e nella raccolta di proposte e posizioni da parte di cittadini, associazioni e istituzioni.
Gli esiti del dibattito pubblico e le osservazioni raccolte devono essere valutati in sede di predisposizione del progetto definitivo e  discussi in sede di conferenza di servizi relativa all’opera in questione.

Su quali opere si svolge.
Il Codice dei contratti pubblici ha previsto che il dibattito pubblico sia svolto con riferimento alle grandi opere infrastrutturali e di architettura di rilevanza sociale, aventi impatto sull’ambiente, sulle città e sull’assetto del territorio.
Contestualmente ha demandato al Regolamento (Tab. 1) la fissazione dei criteri per l’individuazione delle opere, distinte per tipologia e soglie dimensionali, si rende per le quali è obbligatorio il dibattito pubblico.

In quale fase si svolge.
Il dibattito pubblico si svolge nelle fasi iniziali di elaborazione di un progetto di un’opera o di un intervento, in relazione ai contenuti del progetto di fattibilità ovvero del documento di fattibilità delle alternative progettuali. Vale a dire  quando  il proponente è ancora nelle condizioni di poter scegliere se realizzare l’opera e quali modifiche apportare al progetto originale.
Al termine dell’iter, l’amministrazione aggiudicatrice dell’appalto, fornirà il dossier di progetto dell’opera. Infine il coordinatore del DP elaborerà il documento di progetto del dibattito pubblico, stabilendo i temi di discussione, il calendario degli incontri e le modalità di partecipazione e comunicazione al pubblico.

Durata.
Il dibattito pubblico ha una durata massima di quattro mesi, che decorrono dalla pubblicazione del dossier di progetto dell’opera sul sito dell’amministrazione aggiudicatrice

Istituzione della Commissione CNDP.
Con il decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del 30 dicembre 2020, n. 627 è stata istituita la Commissione nazionale per il Dibattito pubblico sulle grandi opere infrastrutturali e di architettura di rilevanza sociale.
Obiettivi della Commissione sono:
Rendere trasparente il confronto con i territori sulle opere pubbliche, garantendo il coinvolgimento delle comunità interessate;
Migliorare la qualità delle progettazioni delle opere pubbliche di grande rilevanza;
Semplificare l’esecuzione dell’opera, al fine di ridurre l’aggravio dei conteziosi.

Le competenze della Commissione.
monitora il corretto svolgimento della procedura di dibattito pubblico e il rispetto della partecipazione del pubblico, nonché la necessaria informazione durante la procedura;
propone raccomandazioni di carattere generale o metodologico per il corretto svolgimento del dibattito pubblico;
garantisce che sia data idonea e tempestiva pubblicità ed informazione, (anche attraverso la pubblicazione su  sito internet del MIT, relativamente:

  • alle determinazioni adottate per il funzionamento della Commissione,
  • alle modalità della procedura del dibattito pubblico,
  • ai pareri resi,
  • alla documentazione tecnica riguardante l’intervento oggetto del dibattito pubblico,
  • ai risultati delle consultazioni in corso o concluse.

organizza le attività  di cui sopra, a livello territoriale, con il coinvolgimento attivo degli enti territoriali interessati dalla realizzazione dell’opera; 
presenta alle Camere, entro il 30 giugno (con cadenza biennale), una relazione sull’attività svolta nel biennio precedente, evidenziando le criticità emerse nel corso delle procedure di dibattito svolte.
Suggerisce soluzioni finalizzate ad eliminare eventuali squilibri nella partecipazione nonché a promuovere utili forme di contradittorio.

Struttura della Commissione
Lo scorso 13 aprile 2021, sono stati individuati i componenti delle sette sezioni di cui si compone la Commissione (due per ogni sezione):

I. Autostrade e strade extraurbane principali. Strade extraurbane a quattro o più corsie o adeguamento di strade extraurbane esistenti a due corsie per renderle a quattro o più corsie;
II. Tronchi ferroviari per il traffico a grande distanza; Interporti finalizzati al trasporto merci e in favore della intermodalità di cui alla legge 4 agosto 1990, n. 240 e ss.mm., comunque comprendenti uno scalo ferroviario idoneo a formare o ricevere treni completi e in collegamento con porti, aeroporti e viabilità di grande comunicazione;
III. Aeroporti;
IV. Porti marittimi commerciali, nonché vie navigabili e porti per la navigazione interna accessibili a navi di stazza superiore a 1.350 tonnellate. Terminali marittimi, da intendersi quali moli, pontili, boe galleggianti, isole a mare per il carico e lo scarico dei prodotti collegati con la terraferma e l’esterno dei porti, che possono accogliere navi di stazza superiore a 1350 tonnellate, comprese le attrezzature e le opere funzionalmente connesse. Piattaforme di lavaggio di zavorra delle navi;
V. Interventi per la difesa del mare e delle coste. Infrastrutture ad uso sociale culturale sportivo scientifico o turistico;
VI. Elettrodotti aerei. Impianti destinati a trattenere insediamenti industriali e infrastrutture energetiche;
VII. Impianti destinati a trattenere, regolare e accumulare le acque in modo durevole. Opere che prevedano o possano prevedere trasferimento d’acqua fra regioni diverse e ciò travalichi i comprensori di riferimento dei bacini idrografici istituiti a norma della legge 18 maggio 1989, n. 183.

Presidente della Commissione è CATERINA CITTADINO, Manager pubblico della Presidenza del Consiglio dei Ministri, esperta in organizzazione di sistemi complessi.

 

(fonte: Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili)

 

Consigliato: 

Il Codice dei contratti pubblici commentato.