Premio Convivialità Urbana – IX Edizione.
Monte Faito, la montagna sul mare.
Premio di Architettura partecipata.
Bandisce: Napoli Creativa
Scadenza invio elaborati: 5 maggio 2023.
L’Associazione Napoli Creativa bandisce la IX edizione del Premio “La Convivialità Urbana”, una versione sperimentale, partecipata e condivisa, del concorso di idee.
Tema del concorso di quest’anno è: “Utopia, avventura, romanticismo: Monte Faito, la montagna sul mare”, con cui si intende rilanciare il piccolo villaggio del Monte Faito, a Vico Equense.
L’idea vincente riguarderà recupero di alcuni piccoli edifici semidiruti sparpagliati e immersi nel verde del Monte Faito, da ripensare come moderno centro sportivo, con spazio benessere, area eventi e centro di cultura enogastronomica locale, per rendere il luogo attrattivo e frequentato tutto l’anno.
La storia del Monte Faito dall’800 a oggi.
Con i suoi 1400 metri slm, il Monte Faito è il punto più alto della catena dei Monti Lattari e segna l’inizio della Penisola sorrentina. Si estende territorialmente in diversi comuni della penisola; come località turistica, ha avuto un forte incremento dalla seconda metà del XX secolo, quando furono costruiti numerosi alberghi e villette residenziali, oltre ad un centro sportivo con piscina. Sotto il regno dei Borbone, le foreste venivano utilizzate anche per la produzione di ghiaccio una vera rivoluzione per l’epoca. La vocazione dell’area era agricola, con diversi allevamenti di bestiame.
A metà dell’800 il Monte Faito fu al centro di una grande rivoluzione grazie al Conte Girolamo Giusso, appassionato di alpinismo, che ne acquistò gran parte con l’obiettivo di farne una valle alpina tanto da farsi costruire uno chalet in stile svizzero.
Negli anni cinquanta del 900, il Monte Faito cominciò a popolarsi di piccole case di montagna, venne costruito il nuovo santuario di San Michele Arcangelo, e nel 1952, fu collegato a Castellammare di Stabia da una funivia, che ancora oggi copre l’intero percorso in otto minuti. Un autobus di linea partiva da Napoli per il Faito, mentre diventava sempre di più una meta turistica d’élite, tanto che anche Alcide De Gasperi vi trascorse alcuni periodi. Al Piazzale Funivia c’era un Ufficio Postale, una Stazione Meteo perfino un Cinema, il Ciclamino, una scuola, una Caserma dei Carabinieri e un’infermeria.
Nel 1955, nelle vicinanze del santuario, furono inoltre impiantati dei ripetitori della RAI per il servizio televisivo. Proprio in quegli anni la neonata associazione “Amici del Monte Faito” si autofinanziò costruendo sulla montagna, a pochi passi dalla casa del Conte Giusso, un centro sportivo con una Baita, spogliatoi, campi da tennis e diverse aree dedicate allo sport. Come dicevamo, fino ai primi anni ottanta il Faito fu attrattivo per un turismo raffinato, e si svolgevano lì gare di livello internazionale automobilistiche ed ippiche, premi del cinema ed eventi di gala. In seguito però iniziò lentamente il declino. Quasi disabitate le bellissime strutture alberghiere che erano state modello in Italia di benessere e bellezza, e abbandonate le numerose ville e chalet, oggi si pensa a un recupero dell’area con un turismo ecosostenibile, che apprezzi i piaceri della montagna a pochi passi dal mare.
Destinatari
Il bando è aperto a singoli progettisti e a gruppi di lavoro eterogenei coordinati da un laureato in Architettura, Ingegneria o Design. Ai gruppi possono partecipare anche non laureati o laureati di altre discipline.
Criteri di valutazione
Nella valutazione delle proposte progettuali si terrà conto dei seguenti criteri:
❖ la qualità architettonica e funzionale complessiva dell’opera
❖ la capacità del progetto di essere attrattivo verso un pubblico il più eterogeneo possibile
❖ la sostenibilità energetica e l’utilizzo di materiali di recupero e/o facilmente smaltibili dopo l’utilizzo
❖ La fruibilità da parte di portatori di limitazioni motorie o sensoriali
Scadenze
Consegna degli elaborati: 5 maggio 2023
Mostra dei progetti, gara on line e premiazione: 9/11 giugno 2023
Il termine ultimo per la consegna degli elaborati è venerdì 5 maggio 2023.
La mostra dei progetti, la gara e la premiazione si terranno tra il 9 e l’11 giugno 2023 a Vico Equense al Complesso Monumentale SS Trinità e Paradiso.
Montepremi.
I premi saranno assegnati in seguito alla votazione dei partecipanti alla mostra e della giuria tecnica.
Il premio web invece sarà assegnato al progetto più votato sulla pagina Facebook del premio.
1° Premio: € 7000
2° Premio: € 2500
3° Premio: € 1500
Premio web: 500€
Tutta la documentazione è disponibile sul sito: https://napolicreativa.com/premioconvivialitaurbana/
Il Premio è organizzato dall’Associazione Napoli Creativa, presieduta dall’Architetto Grazia Torre.
Negli anni è diventato un appuntamento atteso non solo dai progettisti, professionisti e studenti, ma anche dalle amministrazioni che lo adoperano come una pratica di partecipazione civica per la riqualificazione di aree abbandonate o degradate. Dalla nascita fino ad oggi, sono stati circa 500 i progetti candidati nelle otto precedenti edizioni del Premio Convivialità Urbana, provenienti non solo dall’Italia ma anche dall’estero a riprova di quanto sia importante e forte il rapporto tra i territori della Ue.
Anche quest’anno il Premio godrà del contributo del Bando per la promozione della Qualità dell’Architettura, della Regione Campania e del Patrocinio del Comune di Vico Equense. Partner di questa edizione sono l’Ordine e la Fondazione degli Architetti PPC di Napoli e Provincia. Il Premio è patrocinato dal Dipartimento di Architettura della Federico II di Napoli, dall’ Ordine degli Ingegneri di Napoli, dall’ ANIAI, dal Rotary Club Napoli.