Dal mondo delle professioni:
Diagnostica speditiva, Fascicolo di fabbricato, Archivio unico sulla vulnerabilità sismica: l’opinione degli ingegneri italiani
Il Centro Studi del Consiglio Nazionale Ingegneri ha elaborato un’indagine su oltre 4mila iscritti, sui contenuti del Rapporto sulla Promozione della sicurezza dai Rischi naturali del Patrimonio abitativo, elaborato nel mese di giugno 2017 dalla Struttura di Missione Casa Italia per la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il rapporto analizza in modo sistematico le differenti possibili modalità di intervento sul territorio al fine di affrontare il complesso tema della messa in sicurezza del patrimonio edilizio, partendo dal presupposto che occorre disporre di un quadro informativo dettagliato sullo stato del patrimonio edilizio e sui diversi livelli di rischio cui esso è sottoposto.
In particolare individua tre possibili modalità conoscitive:
– la diagnostica speditiva
– la redazione del Fascicolo del Fabbricato
– il Repository unico delle informazioni sui fabbricati, una sorta di database unico sullo stato del patrimonio edilizio nazionale.
In merito a queste tre metodiche, dall’indagine del Centro studi CNI, emerge il pensiero degli ingegneri italiani che così si esprimono (sinteticamente):
– Diagnostica speditiva: poco favorevoli (40%) per poca informazione al riguardo e dubbi sulla sua efficacia.
– Fascicolo del fabbricato: la sua adozione è approvata da oltre il 65% degli intervistati (ingegneri liberi professionisti), perchè strumento più conosciuto e ritenuto necessario.
Le percentuali più elevate di chi considera necessario un uso sistematico del Fascicolo di Fabbricato si rilevano al Centro ed al Sud Italia, (fino al 70% in Abruzzo, Basilicata, Campania, Lazio e Marche).
– archivio informatizzato unico: si alla predisposizione di un archivio unico presso il quale fare confluire le informazioni relative al patrimonio edilizio ed alla sua vulnerabilità. Quasi il 61% degli ingegneri ritiene che potrebbe essere alternativo all’adozione del Fascicolo di Fabbricato.
Il Fascicolo di Fabbricato continua però ad essere lo strumento di indagine a cui i tecnici attribuiscono maggiore efficacia, probabilmente perché viene percepito come utilizzabile in modo immediato e perché consentirebbe, se approntato in modo opportuno, di effettuare in tempi relativamente brevi un’analisi esaustiva dei diversi livelli di vulnerabilità rispetto al rischio sismico. D’altra parte, anche l’archivio unico informatizzato, sebbene utile e, per molti versi, strategico rispetto ad un tema complesso del rischio sismico e idrogeologico, potrebbe richiedere tempi di realizzazione indefinibili, derivanti dai livelli di collaborazione tra più strutture pubbliche in possesso delle informazioni necessarie.
I dettagli all’Allegato
L’INDAGINE DEL CENTRO STUDI CNI
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Rapporto sulla Promozione della sicurezza dai Rischi naturali del Patrimonio abitativo
(fonte: Centro Studi CNI)