MEG – Micro Experimental Growing

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MEG: da germoglio ad Expo 2015

La prima serra domestica Open-Source, connessa ad internet e completamente automatizzata.

Frutto della ricerca e sperimentazione delle eccellenze italiane, con  le inedite soluzioni per la gestione remota del sistema e le tecnologie di illuminazione LED appositamente progettate, MEG si colloca tra i 3 progetti vincitori di Hack the Expo.

MEG è un progetto consolidato da 3 anni di implementazione e diffusione dell’iniziativa sia online che su territorio europeo.

In quanto Open-Source, il progetto MEG si presta ad essere eticamente aperto e corretto per natura.

Inoltre è insita in MEG la predisposizione al dialogo ed allo scambio di informazioni.

Questo perchè tutti i parametri di crescita (cicli luminosi, ventilazione, irrigazione, sensoristica) sono racchiusi in un file, vera e propria “ricetta” per la crescita dei vegetali.

MEG è stata presentata in diverse fiere ed eventi come Biennale di Architettura di Venezia, IFA di Berlino, WAAG Society di Amsterdam, Maker Faire European Edition di Roma. E’ stata premiata dalla rivista Focus come secondo miglior progetto alla Maker Faire 2013, e vince il LaunchBox Gold Prize patrocinato da HP ed Intel. L’ultimo, grande riconoscimento è la vittoria all’iniziativa Hack the Expo organizzata da Wired Italia.

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L’idea progettuale dell’installazione per Hack the Expo è quella di installare cinque MEG custom, grandi come delle vending machine, in cinque stazioni metro strategiche; cinque colture, una per ogni continente che parteciperà all’Expo.

L’obbiettivo è di dimostrare la possibilità di poter coltivare qualsiasi vegetale dovunque, anche sottoterra.

Dai Pachino a Reykjavík e i Peperoncini Naga a Tokyo, alle verdure in assenza di gravità e luce; sistemi open-source e conoscenza libera e condivisa, per meglio nutrire il pianeta.

In ogni MEG, visibile dal pubblico 24/7, crescerà una pianta dal germoglio alla maturazione, nei 6 mesi di Expo; gli scenari luminosi prodotti da MEG per garantire un corretto sviluppo alla pianta, faranno da cornice all’esperienza dei visitatori.

Il pubblico potrà interagire con le varie serre digitali MEG attraverso un touchscreen, acquisendo informazioni sulla coltura in corso, sull’installazione in generale, ed essere reindirizzate alle corrispondenti nazioni presenti in Expo – possibili co-finanziatori del progetto, insieme a marchi nei settori sia dell’elettronica che dell’agricoltura.

Le inedite soluzioni per la gestione remota del sistema e le tecnologie di illuminazione LED appositamente progettate per MEG, unitamente alla sua funzione di serra-cluster, sembrano rispondere in pieno alla headline di Expo 2015: “Feeding the Planet, Energy for Life”.

In poche parole…. come funziona: direttamente dai progettisti Carlo D’Alesio e Piero Santoro AL VIDEO QUI’

L’idea progettuale dell’installazione per Hack the Expo AL VIDEO QUI’

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Lighting Design firm – Milano