Prodotti da Costruzione: il marchio CE Smart

UNI

COSTRUZIONI: Un nuovo tassello verso la digitalizzazione del settore.
Conclusi a Bruxelles i lavori per un importante documento para-normativo relativo al marchio CE Smart.

Il 7 giugno scorso, a Bruxelles il presidente del CEN Vincent Laflèche ed il  presidente di Construction Products Europe Heimo Scheuch, hanno concluso i lavori di elaborazione di un importante documento para-normativo che va nella direzione dell’evoluzione digitale nel mondo delle costruzioni. 

Come è noto, i fabbricanti di prodotti da costruzioni devono rispettare il Regolamento europeo CPR 305/2011  e consegnare una dichiarazione di prestazione (DoP) al mercato quando un prodotto è coperto dalle norme armonizzate.
La marcatura CE – obbligatoria per i prodotti da costruzione che rientrano nel campo di applicazione di una norma armonizzata e che attesta che il prodotto è stato valutato e rispetta i requisiti previsti dall’UE in materia di sicurezza, salute e tutela dell’ambiente – contiene certe informazioni essenziali sul prodotto stesso.
Ed è proprio la volontà di  rendere più facilmente disponibili tutte queste informazioni dettagliate, così da essere sfruttate al massimo delle loro potenzialità, che ha spinto gli esperti del CEN Workshop Agreement (CWA) – riunitosi per la prima volta nel dicembre scorso – a elaborare infine questo documento.

L’obiettivo è promuovere la marcatura CE per i prodotti da costruzione attraverso l’uso opzionale di una dichiarazione elettronica. E siccome la standardizzazione è al centro del nostro linguaggio tecnico comune, il CEN (Comitato europeo di normalizzazione che riunisce gli organismi nazionali di normalizzazione di 34 paesi europei, tra cui UNI) è stato il partner naturale per lo sviluppo di questo documento di riferimento digitale.

Cos’è la marcatura Smart CE 

La marcatura Smart CE fornisce un collegamento tra il prodotto e la sua DoP in un formato digitale, leggibile tanto da una macchina quanto dall’uomo.

Consente quindi a progettisti, appaltatori, utenti finali e autorità pubbliche di accedere e valutare facilmente, in combinazione con strumenti digitali appropriati, le informazioni della DoP in modo intuitivo e mirato. Inoltre, la marcatura Smart CE aiuta i progettisti e gli addetti ai lavori ad adempiere ai propri obblighi di documentazione, riducendo il lavoro amministrativo collegato a tali adempimenti.
Il Presidente del CEN Workshop Agreement, Paul Surin, ha aggiunto: “Lo Smart CE faciliterà lo sviluppo di strumenti digitali. Consente infatti una efficace tracciabilità del prodotto, fornisce un collegamento diretto ai produttori ed è compatibile con il Building Information Modeling (BIM). Il CWA sarà ora assunto dai Comitati Tecnici CEN (TC), incluso il TC 442 che sta lavorando sul proprio sul BIM. Gli esperti del settore devono essere sempre più pienamente coinvolti, perché solo così è possibile sviluppare e utilizzare un vero BIM aperto”.

Il Presidente del CEN, Vincent Laflèche, ha sottolineato invece che “il sostegno del CEN per realizzare l’accordo sullo Smart CE dimostra l’impegno dell’organizzazione nel facilitare la trasformazione digitale dell’industria attraverso la normazione tecnica e soprattutto mostra come la standardizzazione possa essere uno strumento utile per raggiungere questi obiettivi strategici digitali. Questa iniziativa potrebbe aprire la strada a sviluppi simili in altri settori”.

 

Lo sviluppo dell’informazione digitale non è un tema nuovo. Già da qualche anno questo argomento è al centro di numerose riflessioni e molte attività tecniche.
In ambito nazionale può essere infatti utile ricordare la specifica tecnica UNI/TS 11337-3 che, pubblicata nel 2015, ha lo scopo di indicare un modello operativo strutturato per raccogliere e archiviare i dati e le informazioni tecniche dei prodotti da costruzione. Essa offre quindi un modello, utilizzabile da varie categorie di operatori, per applicare il marchio CE smart. Per UNI, la sfida futura è quella di costruire una piattaforma nazionale dove tutti questi dati siano raccolti e gestiti.

Si veda allo scopo un dossier curato da UNI, dedicato alla metodologia BIM e alla norma UNI 11337:  CLICCA QUI

(fonte: UNI)