Prove non distruttive – normativa

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Aggiornamenti delle Norme UNI dedicate alle Prove non distruttive.

Approfondimenti e note tratte dal Dossier UNI del settembre 2016

Introduzione

In riferimento alle attività di valutazione di conformità di manufatti industriali, le Prove non distruttive rappresentano uno strumento tecnico di primaria importanza che consente di verificare l’integrità strutturale e la conformità del prodotto a determinate Norme e specifiche di riferimento.

Tali metodiche sono eseguibili esclusivamente da personale opportunamente formato e certificato secondo apposite norme internazionali che, per il settore General Industry sono:

  • in ambito Europeo la Norma EN ISO 9712
  • in ambito extra-europeo e statunitense la norma SNT-TC-1A emanata dall’Associazione americana per le prove non distruttive – ASNT.

La fase di certificazione è di competenza di appositi Enti di terza parte, che in Italia sono riconosciuti da Accredia.

La certificazione viene distinta per singolo metodo e per tre livelli di responsabilità e competenza.

I metodi sono suddivisi in due settori:

  • metodi volumetrici (ultrasuoni – radiografia) che consentono l’ispezione del manufatto estesa all’intero volume.
  • metodi superficiali (liquidi penetranti – magnetoscopia – termografia – correnti indotte – visual testing).

Vi sono poi altri metodi non distruttivi standardizzati dalla norma quali: Ricerca perdite – emissione acustica – estensimetria che completano il quadro dei metodi riconosciuti.

 

Le attività della commissione UNI

La commissione UNI si occupa di metodi e tecniche “tradizionali”, ma anche di tecniche “innovative”, derivate dalle prime come la diffrazione a raggi X, gli ultrasuoni con tecnica phased array, TOFD, le “guided waves”, la radiografia digitale ed a fosfori. La commissione si occupa, inoltre, di norme di carattere generale in relazione a:

  • terminologia
  • principi generali
  • verifiche, caratteristiche e requisiti minimi delle apparecchiature.
  • attrezzature e prodotti utilizzati nella prova.

criteri di accettabilità da impiegare in base ai risultati delle prove non distruttive  effettuate  sono, invece, di competenza degli organi tecnici che trattano lo specifico materiale (metalli, plastiche, compositi, ecc.) i diversi prodotti(saldature, forgiati, stampati, fusioni ecc.) processo (fabbricazione, manutenzione) oggetto (strutture specifiche, impianti ecc.) dove la prova non distruttiva viene richiesta e applicata.

 

Aggiornamenti normativi in fase di elaborazione

  1. Termografia: sono in studio e preparazione una serie di norme relative a tale metodo.

Questo metodo riveste un interesse applicativo che è in costante aumento.

I campi di applicazione risultano estremamente diversificati, potendolo impiegare con efficacia sia nell’industria (ambito elettrico ed impianti termici) che nel settore delle costruzioni civili (monitoraggio umidità, distacchi di rivestimenti, controllo adesione FRP), dei beni culturali, in aeronautica, recipienti a pressione ecc.

2. Norma per la Certificazione del personaleUNI EN ISO 9712

E’ allo studio una revisione della norma, la cui prima emissione risale al luglio 2012.

La norma, oltre a definire quali sono i metodi assoggettati alla Certificazione, definisce:

  • Livelli di certificazione
  • I requisiti minimi per la candidatura alla certificazione
  • L’esame di certificazione: modalità
  • Durata ed estensione della certificazione

3. Ultrasuoni – Tecnica Phased array

La commissione si sta interessando dell’aggiornamento delle norme della serie UNI EN ISO 18563:

Parte 1 (strumentazione) – recepita da UNI

Parte 2 (trasduttori) – non ancora recepita da UNI

Parte 3 (sistemi combinati) – recepita da UNI

4. Correnti indotte– tecnica pulsata

In questo caso la commissione ISO sta lavorando sulla Norma  ISO/DIS 20669 (in draft) relativa al controllo di manufatti ferromagnetici.

5. Ricerca fughe – terminologia

Le attività di commissione sono relative allo sviluppo della Norma ISO/DIS 20484 in relazione alla terminologia del metodo.

6. Ricerca fughe mediante emissione acustica

Anche in questo caso la commissione a livello ISO sta sviluppando la Norma ISO/FDIS 18081 relativa alla tecnica di ricerca perdite attraverso la emissione di onde acustiche

Controllo magnetoinduttivo di funi

Questo metodo, largamente impiegato per il controllo di integrità delle funi di impianti funiviari, può essere anche adottato per il controllo delle funi di ascensori.

La commissione “Impianti di ascensori, montacarichi, scale mobili e apparecchi similari” opererà congiuntamente con la commissione prove non distruttive per implementare tale ulteriore applicazione.

 

Recenti emissioni della commissione PnD

Ispezioni PnD ad alto rischio

E stata emanata la versione UNI della ISO/TS 11774:2011 che specifica le particolari condizioni di qualificazione del personale addetto alle PnD quando queste debbano essere eseguite in condizioni di alto rischio su specifici componenti. L’esperienza ha infatti dimostrato che le normali qualifiche e certificazioni sono insufficienti ad assicurare che l’operatore sia competente nel controllare un prodotto critico per la sicurezza. La qualificazione avviene con restrizioni specifiche ed è rilasciata in base a determinate prestazioni.

 

Acuità visiva

Per la certificazione del personale, un prerequisito che l’operatore deve garantire è la capacità visiva valutata secondo specifici parametri.

Secondo la UNI EN ISO 9712 questa capacità deve essere  verificata periodicamente da un oculista mediante la lettura di appositi testi con caratteri appositi (Jaeger – n. 1 alla distanza di 30 cm). La Norma UNI EN ISO 18490, emessa dalla commissione PnD, fornisce un approccio innovativo per la valutazione dell’acuità visiva del personale addetto alle prove, che prescinde da qualsiasi alfabeto, sequenza di lettere o testo che possa essere ricordato a memoria;

 

Ultrasuoni – blocchi di calibrazione a gradini

Per la calibrazione di uno strumento ad ultrasuoni da impiegare per misure di spessore, viene adottato un apposito blocco campione con più spessori.

La commissione PnD ha emanato la norma UNI EN ISO 16946 che definisce quali debbano essere i requisiti tecnici che deve garantire il blocco di taratura a gradini, al fine di una corretta taratura dello strumento.

Progetti di Nuove norme

La commissione PnD dell’UNI ha in programma di affrontare i seguenti nuovi argomenti tecnici che necessitano di una adeguata normazione:

Ultrasuoni – verifica tensioni residue

La tecnica ad ultrasuoni, che normalmente impiega onde trasversali rifratte, per la valutazione di eventuali tensioni residue presenti nel materiale, può essere sfruttata impiegando onde longitudinali rifratte. Queste hanno una diversa tipologia di propagazione, oltre ad una maggiore velocità, rispetto a quelle trasversali.

Normare l’impiego di tale tecnica innovativa ne consentirà un impiego ottimizzato.

Previsioni di prossimi Programmi normativi

Il campo delle prove non distruttive evolve di continuo, di pari passo con l’innovazione tecnologica e le conoscenze di materiali e fenomeni fisici.

Agli studi attuali, nel prossimo futuro, la commissione UNI prevede di aggiungere attività rivolte a:

  • la memoria magnetica del metallo
  • l’effetto Barkhausen
  • l’uso del radar per il controllo del suolo
  • l’olografia e la Shearografia

In conclusione, se la sperimentazione e gli studi dei fenomeni sono fondamentali per l’avanzamento delle tecniche,  altrettanto fondamentale, per il mondo dell’industria ed ovunque si applichino le PnD, è l’apporto che fornisce l’attività di normazione. Questa infatti rende possibile ad operatori e progettisti, attraverso il processo di standardizzazione, l’adozione di un eccezionale strumento per operare in modo efficace e condiviso a livello internazionale.

Autore:

IngMassimo Prencipe – esperto di Prove non Distruttive

3° Liv. UNI EN ISO 9712

3° Liv. EN 4179

info@nditec.it

ndi tec

 

(fonte: estratto dal Dossier pubblicato su U&C n. 8 – Settembre 2016)