Requisiti laboratori di prova: UNI 17025

Requisiti generali per la competenza dei laboratori di prova e taratura

Pubblicata la versione italiana della nuova edizione ISO/IEC 17025

In vigore da 29 novembre 2017

Il 20 febbraio 2018 è stata pubblicata la versione italiana della UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2018 “Requisiti generali per la competenza dei laboratori di prova e taratura”, la norma internazionale di riferimento per tutti i laboratori di prova e taratura.

La nuova UNI CEI EN ISO/IEC 17025 si presenta ora con un’articolazione diversa rispetto alla versione precedente, recependo gli elementi comuni (common elements) che ISO/CASCO (Committee on conformity assessment) ha stabilito per tutte le norme della serie ISO/IEC 17000 di nuova generazione.

In essa si tiene conto della crescente informatizzazione delle attività di laboratorio, si dà una maggiore enfasi ai concetti di imparzialità, riservatezza e trasparenza nei riguardi del cliente e si fornisce una strutturazione più puntuale dei requisiti riguardanti la competenza del personale.

In particolare è stato introdotto il concetto di “regola decisionale” (che riguarda il modo in cui il laboratorio di prova tiene conto dell’incertezza di misura), viene dato spazio al controllo dei dati e alla gestione delle informazioni (a fronte della digital innovation) ed è stato ampliato il termine di “equipment”, tradotto ora con la parola “dotazioni”, concetto più adeguato a comprenderne la nuova e più completa articolazione di significato.

Viene poi significativamente ampliata la definizione di “laboratorio”, che ora viene a comprendere espressamente anche l’attività di campionamento (vd. punto 3.6 della norma): un passaggio non solo formale e anzi di rilevante valore pratico.

Le principali modifiche contenute nella versione 2017: oltre a una rivisitazione dello scopo, un nuovo capitolo introduce il risk-based thinking e tratta dei punti comuni con la ISO 9001:2015 (sistemi di gestione per la qualità)

I laboratori già accreditati ISO/IEC 17025:2005 hanno davanti un periodo di transizione (3 anni dalla data di pubblicazione della nuova versione) per conformare i loro processi a quanto descritto nella edizione 2017.

(fonte:UNI)