CATANIA SMART CITY
Per il nuovo Prg di Catania ben 24 progetti di valorizzazione delle aree dismesse.
Sono le proposte progettuali degli studenti universitari per il waterfront e le aree interne.
Può Catania diventare una smart city, una “città intelligente”?
La risposta – affermativa – viene dai progetti già su carta, nelle tavole tecniche e nei rendering realizzati dagli oltre settanta studenti universitari che hanno partecipato al seminario di progettazione organizzato dall’Ordine e dalla Fondazione degli Ingegneri, dal Centro Provinciale di Studi Urbanistici (CePSU), in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Unict (Dicar), e con il patrocinio dell’Amministrazione comunale e della sua Direzione Urbanistica.
Durante il corso accademico di “Architettura e composizione architettonica III”, tenuto dal prof. Riccardo Dell’Osso, fra lezioni teoriche e attività pratiche, sono nate ben 24 idee – una per ogni gruppo di lavoro. Le idee sono state tradotte in proposte fattive per il futuro urbanistico di Catania che verrà disegnato nel nuovo e atteso Piano Regolatore Generale.
Le proposte non hanno nulla di utopico o inattuabile, ma tutti “sogni” urbani con un forte potenziale di fattibilità, nel pieno rispetto del costruito esistente e soprattutto attraverso la virtuosa valorizzazione di quei luoghi oggi degradati o inutilizzati. Dall’area portuale percorrendo l’intero waterfront che interessa la fascia di Ognina, fino alle aree interne della città (come gli Orti di Susanna in zona Cibali o il complesso dell’Ascoli Tomaselli in via Passo Gravina): connessione, condivisione e partecipazione sono le parole chiave di quel linguaggio architettonico espresso dagli studenti, che nell’occasione si sono avvalsi anche di video e realtà aumentata per far conoscere le loro idee urbane.
Ad avvalorare questi progetti sono giunti personalmente, oltre ai docenti universitari, anche professionisti ed esperti a livello nazionale, trasformando il seminario da attività didattica a vero e proprio contributo professionale per la città etnea.
Tutti sono stati concordi nel definire i progetti di “Catania Smart City” un esempio eccellente di urbanistica partecipata, ricco di visioni innovative da approfondire, e quindi un valore aggiunto per gli studi in corso sul nuovo Prg.
Si è infine sottolineato l’importanza che gli studi universitari non rimangano chiusi nelle aule ma siano conosciuti dall’intera comunità, perché è nell’interesse comune per la città che nascono iniziative come “Catania Smart City”.