Rinforzo strutturale con FRCM: Istruzioni CNR – DT 215/2018

at norme

“Istruzioni per la Progettazione, l’Esecuzione ed il Controllo di Interventi di Consolidamento Statico mediante l’utilizzo di Compositi Fibrorinforzati a matrice inorganica”
CNR – DT 215/2018.

Il Consiglio Nazionale delle Ricerche, attraverso la “Commissione di studio per la predisposizione e l’analisi di norme tecniche relative alle costruzioni”, ha elaborato un Documento Tecnico sul tema del rinforzo strutturale con FRCM.
Premessa.
Agli ormai classici compositi fibrorinforzati FRP (Fibre Reinforced Polymer), realizzati con fibre lunghe di vetro, carbonio o arammide immerse in matrici polimeriche (quali le resine epossidiche), oggi – sempre più frequentemente – si affiancano negli interventi di riabilitazione strutturale, i compositi fibrorinforzati FRCM (Fibre/Fabric Reinforced Cementitious Matrix/Mortar).

I compositi FRCM sono il risultato dell’accoppiamento di reti, realizzate con fibre ed una matrice organica:
le fibre possono essere sia le stesse sopra richiamate, o altre di più recente apparizione sul mercato dei materiali da costruzione (basalto, PBO, acciaio ultraresistente),
la matrice inorganica può essere a base di malta di calce o di cemento.

L’interesse scientifico verso le applicazioni innovative degli FRCM per la riabilitazione strutturale, hanno attirato negli ultimi anni l’interesse di numerosi ricercatori operanti nei settori della Meccanica delle Strutture, delle Costruzioni, della Riabilitazione Strutturale e dell’Ingegneria Sismica.
Alla luce di tanto, si è reso indispensabile dotarsi di un documento italiano di Istruzioni per la progettazione, l’esecuzione ed il controllo di interventi di consolidamento statico mediante l’utilizzo di compositi fibrorinforzati FRCM.
Un documento di respiro ampio ed internazionale, utilizzabile per le diverse tipologie presenti nel patrimonio edilizio nazionale, dalle costruzioni murarie a quelle di c.a., nonché per i molteplici prodotti FRCM attualmente presenti sul mercato nazionale, differenti per natura della matrice e delle reti di rinforzo.

Nel luglio 2017 la Commissione CNR ha approvato, su proposta del Gruppo di Studio, una prima bozza del presente Documento Tecnico.

Successivamente, il Gruppo di Studio si è allargato a tutti i ricercatori italiani interessati, già impegnati scientificamente sull’argomento, ed ha usufruito del contributo dei Fabbricanti di FRCM. È stato così possibile redigere il presente Documento Tecnico, di più ampio respiro rispetto alla bozza iniziale, caratterizzato da applicazioni più avanzate e da approcci più sofisticati, alla frontiera dell’attuale ricerca in campo internazionale sul tema del rinforzo strutturale con FRCM.

La prima bozza sopra citata è alla base della Linea Guida predisposta e recentemente approvata (gennaio 2019) dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) per l’individuazione di procedure di qualificazione degli FRCM.

Un valido contributo alla redazione di tale Linea Guida è scaturito anche dalla collaborazione tra i laboratori di diverse Università Europee.

Scopo.
Scopo delle presenti Istruzioni è quello di fornire, nell’ambito delle Norme attualmente vigenti, un documento orientativo per la progettazione, l’esecuzione ed il controllo di interventi di consolidamento strutturale –  per carichi sia gravitazionali che sismici – mediante l’utilizzo di compositi fibrorinforzati FRCM.

Le Istruzioni non sono norme cogenti ma rappresentano esclusivamente un aiuto per i tecnici a filtrare con discrezione l’ampia bibliografia, nazionale ed internazionale, che la letteratura specifica mette a disposizione. Agli stessi tecnici è lasciata quindi la responsabilità finale delle scelte operate.

Contenuti
Il documento tratta i seguenti argomenti:
– Materiali FRCM
– Rassegna di applicazioni significative
– Concetti basilari del rinforzo con FRCM e problematiche speciali
– Rinforzo di strutture murarie
– Rinforzo di strutture di c.a.
– Dettagli costruttivi
– Manutenzione e riparazione
– Controllo
– Prove sperimentali su modelli strutturali
– Riferimenti bibliografici
– Esempi numerici
Comprende inoltre le seguenti Appendici:
Appendice 1 – Sul calcolo del momento resistente a pressoflessione nel piano
Appendice 2 – Sulla verifica della solidarietà tra rinforzo e struttura in caso di meccanismo di cri si per distacco supporto – rinforzo

Di seguito il Documento