Digitalizzazione: è online la piattaforma UpDATe dell’Agenzia del Demanio per la gestione del patrimonio immobiliare pubblico.

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DIGITALIZZAZIONE: AGENZIA DEL DEMANIO AVVIA NUOVE PROCEDURE E STRUMENTI PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE PUBBLICO.
Online la nuova piattaforma UpDATe, il cloud di proprietà dell’Agenzia per la condivisione di informazioni, dati e documenti digitali con gli operatori economici coinvolti nella progettazione degli edifici.

L’Agenzia del Demanio prosegue e accelera il processo di digitalizzazione dei dati sul patrimonio immobiliare dello Stato per consentire una conoscenza tecnica più completa dei beni gestiti. L’obiettivo è quello di arrivare ad un “fascicolo digitale” (*), una raccolta strutturata di dati e modelli tridimensionali, totalmente dematerializzata, che tramite la geolocalizzazione, consentirà di digitalizzare tutte le informazioni riguardanti il patrimonio immobiliare pubblico.
A questo scopo l’Agenzia del Demanio ha sviluppato internamente la piattaforma di condivisione dati UpDATe nell’ambito delle gare gestite come Stazione Appaltante con l’applicazione del metodo BIM (Building Information Modeling) che permette di dematerializzare totalmente il processo di consegna degli elaborati.
Si tratta di una piattaforma dati, introdotta dalla normativa di settore come strumento centrale nel processo collaborativo tipico del BIM, che permette di mettere a disposizione le informazioni, i dati ed i modelli tra operatori e committenza. La  struttura è articolata in quattro spazi virtuali che ricalcano le fasi di elaborazione del servizio.

L’Agenzia ha adottato già da diversi anni la metodologia BIM, uno strumento fondamentale per costruire un modello di gestione del portafoglio in grado di migliorare significativamente la qualità in fase di progettazione ed esecuzione dei servizi e dei lavori di manutenzione e riqualificazione, assicurando trasparenza e riducendo tempi e costi di realizzazione.

Oggi grazie alla piattaforma UpDATe sarà possibile ottenere informazioni complete, fruibili e aggiornabili durante le diverse fasi di vita del bene. Il processo di gestione informativa degli appalti è strutturato in cinque macro-fasi:
– la programmazione, la fase di gara, l’attivazione del Servizio, lo svolgimento e la chiusura del Servizio. Quest’ultima  comprende la verifica e validazione del servizio tramite strumenti software specifici.

Gli operatori economici aggiudicatari delle gare potranno infatti accedere alla piattaforma collegandosi al sito www.agenziademanio.it e utilizzando le credenziali Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi) ed in futuro anche con la CIE (Carta di Identità Elettronica).

Nel 2020 è stato istituito il Nucleo Opere Digitali (NOD), una struttura interna all’Agenzia, che ha la responsabilità della gestione del processo BIM e del coordinamento dei referenti territoriali. Tramite il consolidamento del processo di digitalizzazione, negli ultimi anni l’Agenzia ha pubblicato 110 gare BIM, digitalizzando secondo lo standard aziendale più di 1.800 fabbricati per un valore di oltre 200 mln di euro.

 

(*) Il fascicolo digitale: cos’è.
Il fascicolo digitale dell’Immobile è un insieme strutturato di dati tecnici e amministrativi creato grazie all’applicazione del metodo BIM. Tramite il fascicolo vengono associati, alla rappresentazione tridimensionale del bene, con tutte le sue caratteristiche geometriche e dimensionali, i parametri relativi ai sistemi tecnologici, ai materiali da costruzione, nonché alle prestazione energetiche e strutturali rilevate grazie ad indagini specifiche.

Il modello tridimensionale rappresenta la base del fascicolo digitale, restituendone tutte le caratteristiche geometriche ed architettoniche grazie a campagne di rilevazione accurate, e restituzione in BIM. 

 A differenza di una normale rappresentazione tridimensionale,  il modello BIM contiene nel dettaglio tutte le informazioni necessarie a descrivere il bene da un punto di vista tecnico, tecnologico e prestazionale.

I contenuti.
Il fascicolo contiene.
– i dati amministrativi del Bene, quali localizzazione, denominazione, amministrazione usuaria e destinazione d’uso;
– tutti i dati dimensionali quali superfice e volume, necessari alla gestione del patrimonio;
– i dati relativi a tutti gli impianti presenti nel bene, con le relative caratteristiche tecniche. Sono inoltre allegate al modello BIM le schede tecniche, i manuali di installazione e quanto necessario per la programmazione delle manutenzioni.

Di particolare importanza per gli immobili di pregio storico-artistico, ed in generale per rilevare lo stato manutentivo dei beni, il fascicolo può contenere la mappatura del degrado materico, necessaria per la valutazione di interventi di restauro.

 

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Decreto BIM 560

 

BIM: la UNI PdR 78:2020 per la certificazione e la valutazione dei professionisti.