Verso la nuova legge urbanistica.
Anticipazioni sulle proposte dell’Istituto Nazionale di Urbanistica.
Si svolgerà il 17, 18 e 19 novembre 2022 a Bologna il 31º Congresso dell’Istituto Nazionale di Urbanistica.
Mentre sono ancora in via di definizione i dettagli dell’evento, l’INU sta però lavorando a quello che è il tema principale del Congresso: la legge di principi sul governo del territorio.
Il Consiglio direttivo nazionale dell’INU ne ha definito alcuni punti qualificanti che saranno approfonditi e discussi dai gruppi di lavoro appositamente costituiti, dalle sezioni regionali, dai soci dell’INU, con l’intento di aprire il dibattito a qualificati contributi esterni.
I punti sono i seguenti:
– lo sviluppo, la diffusione ed il coordinamento dei sistemi informativi territoriali, avvalendosi delle più avanzate opportunità tecnologiche e conoscitive;
– l’integrazione della programmazione nel governo del territorio, per assicurare la rapida ed efficace attuazione delle politiche pubbliche;
– l’adozione di misure atte a limitare il consumo di suolo e a garantire la fornitura dei servizi ecosistemici, incidendo su un ampio spettro di strumenti che vanno dalla dimensione regolativa a quella incentivante e fiscale;
– la promozione di una maggiore convergenza e coerenza delle pianificazioni separate con quella territoriale ed urbanistica, al fine di evitare che il governo del territorio non risulti paralizzato dal moltiplicarsi dei centri decisionali e dalla conflittualità degli interessi;
– la ridefinizione dei compiti e delle responsabilità relative ai diversi livelli della pianificazione, in coerenza con il principio di sussidiarietà;
– la previsione di un nuovo tipo di piano urbanistico, che sia in grado di favorire i processi di rigenerazione urbana sia alla scala minuta degli adeguamenti energetici, sismici ed ecologici, sia a quella urbanistica delle aree dismesse e degradate, sia infine a quella territoriale, con particolare riferimento al greening delle reti infrastrutturali, dei servizi sociali e della città pubblica;
– l’aggiornamento degli standard urbanistici, garantendo l’equilibrio tra il perseguimento dei livelli essenziali delle prestazioni e l’adattamento alle situazioni regionali;
– la soluzione delle molteplici controversie giuridiche che ruotano intorno alla perequazione, alla compensazione, agli accordi pubblico-privato per legittimarli nella trasparenza e nel perseguimento dell’interesse pubblico;
– l’evoluzione delle forme della partecipazione dei cittadini, garantendo il loro accesso alle sedi in cui si pratica e il pieno coinvolgimento nel processo di formazione delle decisioni.
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