Normazione per la Conservazione del patrimonio culturale.
La UNI 10924:2023 sulla classificazione delle Malte per elementi costruttivi e decorativi.
Le malte sono tra i materiali più utilizzati per la realizzazione di manufatti, strutture ed edifici di interesse storico-artistico, architettonico, archeologico e paesaggistico. Composizione, modalità di preparazione e messa in opera di queste malte sono estremamente variabili e dipendono dalla funzione che dovevano assolvere, dal periodo storico in cui sono state applicate e dall’area geografica in cui sono state realizzate.
Su questo tema UNI ha recentemente elaborato un documento specifico: la UNI 10924: 2023 “Conservazione del patrimonio culturale – Malte per elementi costruttivi e decorativi – Classificazione e terminologia”
Scopo e campo di applicazione.
La norma contiene criteri classificativi, terminologia e definizioni per le malte, gli intonaci e per gli elementi costruttivi e decorativi realizzati completamente o prevalentemente con malte nell’ambito del patrimonio culturale, indipendentemente dal periodo della loro messa in opera. Quindi anche malte, intonaci ed elementi costruttivi-decorativi in malta realizzati ed applicati sul patrimonio culturale in tempi recenti.
I termini e le definizioni contenute nella norma sono valide per tutte le malte impiegate sul bene culturale nel corso della sua storia, a partire dalla sua costruzione iniziale.
Il documento è applicabile nell’ambito dei manufatti ed edifici di interesse culturale, storico-architettonico, archeologico e paesaggistico.
Obiettivo della norma è quello di fornire un linguaggio comune ai professionisti (diagnosti, archeometri, architetti, archeologi, ingegneri, restauratori, ecc.), che operano nel campo delle malte applicate sul patrimonio culturale.
Entrata in vigore: 19 maggio 2023
La norma UNI 10924:2023 “Conservazione del patrimonio culturale – Malte per elementi costruttivi e decorativi – Classificazione e terminologia” è acquistabile sul sito uni.com