Pubblicato il Piano di Adattamento ai Cambiamenti Climatici.
Lo strumento, essenziale per la programmazione contro il rischio idrogeologico, sarà sottoposto alle procedure di Valutazione Ambientale Strategica. E’ stato pubblicato sul sito del MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica) il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici. Il testo, aggiornato rispetto alla versione del 2018, sarà ora sottoposto alla consultazione pubblica prevista dalla procedura di Valutazione Ambientale Strategica.
“Si tratta – spiega il Ministro Gilberto Pichetto – di uno strumento di programmazione essenziale per un paese come il nostro, segnato da una grave fragilità idrogeologica. Le recenti tragedie di Ischia e delle Marche hanno ricordato quanto sia assolutamente necessaria in Italia una corretta gestione del territorio e la realizzazione di quelle opere di adattamento per rendere le nostre città, le campagne e le zone montuose, le aree interne e quelle costiere più resilienti ai cambiamenti climatici”.
Gli obiettivi.
Piano intende fornire un quadro di indirizzo nazionale per:
– implementare azioni volte a ridurre al minimo i rischi derivanti dai cambiamenti climatici,
– migliorare la capacità di adattamento dei sistemi naturali, sociali ed economici,
– trarre vantaggio dalle eventuali opportunità che si potranno presentare con le nuove condizioni climatiche.
L’Iter.
Esaminate le osservazioni e conclusa la procedura di VAS, il testo andrà all’approvazione definitiva con decreto del Ministro. Si procederà poi all’insediamento dell’Osservatorio Nazionale, che dovrà garantire l’immediata operatività del Piano attraverso l’individuazione delle azioni di adattamento nei diversi settori.
L’Osservatorio definirà le priorità, individuerà i soggetti interessati e le fonti di finanziamento, oltre che le misure per rimuovere gli ostacoli all’adattamento. I risultati di questa attività potranno convergere in piani settoriali o intersettoriali, nei quali saranno delineati gli interventi da attuare.
La struttura del Piano.
Il Piano contiene un insieme di azioni settoriali – presentate attraverso un Database – così distinte:
Criosfera e montagna
Risorse idriche
Desertificazione e degrado del territorio
Dissesto geologico, idrologico e idraulico
Biodiversità, ecosistemi e servizi ecosistemici
– terrestri
– marini
– acque interne e di transizione
Salute
Foreste
Agricoltura e produzione alimentare
Pesca marittima
Acquacoltura
Energia
Zone costiere
Turismo
Insediamenti urbani
Patrimonio culturale
Trasporti e infrastrutture
Industrie e infrastrutture pericolose.
Esso è infine strutturato come segue:
1. Il quadro giuridico di riferimento
2. Il quadro climatico nazionale
3. Impatti dei cambiamenti climatici in Italia e vulnerabilità settoriali
4. Misure e azioni di adattamento
5. Governance dell’adattamento.
A corredo del Piano, i seguenti allegati:
Allegato I: Metodologie per la definizione di strategie e piani regionali di adattamento ai cambiamenti climatici
Allegato II: Metodologie per la definizione di strategie e piani locali di adattamento ai cambiamenti climatici
Allegato III: Impatti e vulnerabilità settoriali
Allegato IV: Database delle azioni
E’ possibile consultare il PNACC ed i suoi allegati qui:
https://www.mite.gov.it/pagina/piano-nazionale-di-adattamento-ai-cambiamenti-climatici
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