Una nuova carta litologica digitale (LMI) per lo studio della geologia italiana.

mappa litologica

Una nuova carta litologica digitale (LMI) per lo studio della geologia italiana.
Realizzata da CNR e Università di Perugia, la carta potrà essere utile in molteplici applicazioni nel settore geologico.

Un team di ricercatori dell’Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Irpi) e del Dipartimento di fisica e geologia dell’Università degli studi di Perugia (UniPg), hanno pubblicato uno studio sulla realizzazione di una nuova carta litologica d’Italia, partendo dai dati della Carta Geologica d’Italia.

La litologia studia la composizione e le proprietà fisiche delle rocce, aspetti che risultano essere di fondamentale importanza nell’analisi della superficie terrestre e del sottosuolo, perché trovano applicazione in molteplici ambiti. Tra questi le ricerche che riguardano le dinamiche evolutive del paesaggio, l’analisi chimica delle acque superficiali e qualitativa di quelle sotterranee, i fenomeni di amplificazione sismica, passando per l’individuazione di giacimenti di combustibili fossili potenzialmente sfruttabili.

La carta.
Per la realizzazione della carta si è resa necessaria una conoscenza dettagliata del territorio e una grande capacità di gestione dei dati geo-spaziali di riferimento.
E’ stata ideata una procedura multiscala e multilivello esperta, in grado di accorpare le oltre cinquemila voci che descrivono le diverse formazioni geologiche – archiviate in una banca dati – in 19 unità litologiche differenziate in funzione del comportamento geomeccanico atteso dei materiali.
Il risultato è stato una carta in scala 1:100.000 che conserva il dettaglio dei dati di origine, e che fornisce nuove riclassificazioni utili allo studio di particolari proprietà delle rocce affioranti.

Il primo foglio della carta geologica italiana è stato realizzato nel 1884, mentre l’ultimo a quasi cento anni di distanza. In questo lasso di tempo l’avanzamento delle conoscenze, l’aggiornamento delle nomenclature e le diverse tecniche di rilevamento hanno determinato inevitabili disomogeneità tra questi fogli.
L’obiettivo della ricerca è stato quello di ridurre le differenze tra i fogli geologici contigui, al fine di garantire un’uniformità nella rappresentazione di tutto il territorio italiano.
Si ritiene che questa ricerca possa essere un elemento basilare per numerose applicazioni, anche tramite l’integrazione con i dati presenti in altri database, garantendo così una continuità e omogeneità spaziale e tematica che non ha precedenti.
Ulteriore elemento di unicità del lavoro realizzato è la disponibilità pubblica del dato, in modo da favorirne l’utilizzo in ambito scientifico e applicativo.

Infatti la prima carta litologica è d’Italia liberamente scaricabile alla scala 1:100 000, fornendo in formato digitale la distribuzione degli attributi e dei tipi di roccia del territorio italiano.

Risultati
I principali risultati di questo lavoro sono:

– la traduzione delle informazioni di tipo rupestre estratte dalle unità stratigrafiche delle carte geologiche d’Italia alla scala 1:100 000 in classi litologiche,
– lo sviluppo di un’architettura di dati aperta ad un ulteriore miglioramento (*), finalizzato in particolare a collegare le classi litologiche al loro comportamento geotecnico.

Il set di dati è pubblicamente disponibile su: https://doi.org/10.1594/PANGAEA.935673

(*) Versioni future del’LMI potrebbero, ad esempio, includere mappe regionali più dettagliate o altre informazioni aggiuntive pertinenti, ad esempio età, storia tettonica, proprietà geotecniche ….

 

Per lo studio dettagliato e per approfondimenti: https://essd.copernicus.org/articles/14/4129/2022/

 

(fonte: CNR)