Ponti ferroviari – Linee guida anche per opere ferroviarie e la pianificazione di interventi di manutenzione.

ponti ferroviari

Ponti ferroviari.
Presto una sperimentazione all’avanguardia per la valutazione strutturale di 15 ponti ferroviari di rilavante importanza per il patrimonio culturale nazionale.

ANSFISA – Agenzia Nazionale per La Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali –  RFI – Rete Ferroviaria Italiana e Consorzio Fabre hanno firmato un accordo che punta a una piena collaborazione nello svolgimento delle attività previste dalla bozza delle “Linee guida per il censimento, la classificazione e la gestione dei ponti ferroviari esistenti” su 15 ponti ferroviari, anche culturalmente rilevanti.
Le Linee guida si configurano come uno strumento avanzato, che oltre al semplice censimento dei ponti esistenti, consentirà la determinazione di una “classe di attenzione” per la gestione del rischio, la verifica di sicurezza dei ponti ferroviari e la programmazione degli interventi.

Le attività dei tre soggetti coinvolti.
Già da tempo ANSFISA ha avviato un percorso di attenzione alle opere d’arte stradali, con l’emanazione delle “Linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza ed il monitoraggio dei ponti esistenti” approvate nel 2020 dal Consiglio Superiore dei Lavori pubblici e adottate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Quest’ultimo accordo tra ANSFISA, RFI e FABRE, è una tappa fondamentale per estendere il modello all’infrastruttura ferroviaria ricca di peculiarità e anche caratterizzata da un patrimonio culturalmente rilevante.

Già da tempo RFI è impegnata sul tema del monitoraggio con una serie di sistemi all’avanguardia, tra cui droni che sorvolano la infrastruttura ferroviaria e forniscono rilievi geometrici e modelli 3D per il riconoscimento di eventuali difetti e sensori intelligenti applicati alle strutture per la realizzazione del loro digital twin.

Fabre è un consorzio di Università ed Enti di Ricerca che promuove attività scientifiche nei settori dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura, con particolare riferimento alla valutazione e al monitoraggio di ponti, viadotti, gallerie e altre strutture.

Oggetto dei monitoraggi.
Nel protocollo di intesa sono stati presi in considerazione una serie di fattori che serviranno a individuare le opere sottoposte a monitoraggio, tra cui:
– la collocazione geografica,
– la tipologia costruttiva,
– il materiale impiegato,
– le caratteristiche geometriche,
– il livello di difettosità,
– i fattori di rischio
– la presenza di eventuali sistemi di monitoraggio.

L’accordo, della durata di due anni, prevede anche un rapporto conclusivo con la sintesi degli esiti dell’attività e i possibili sviluppi futuri.

(fonte: ansfisa)

 

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