Consumo di suolo – il Rapporto ISPRA 2025.

consumo di suolo rapporto ispra 2025

CONSUMO DEL SUOLO IN ITALIA – Rapporto 2025.
Il 2024 un anno da record: con 78 km2 di consumo di suolo netto,  registra il valore più alto dell’ultimo decennio.

ISPRA ha presentato il consueto Rapporto annuale “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici”.
Il volume, insieme alla cartografia satellitare di tutto il territorio e alle banche dati disponibili per ogni comune italiano, fornisce il quadro aggiornato dei processi di trasformazione della copertura del suolo a livello nazionale, comunale e provinciale.

Se dal rapporto dello scorso anno il consumo di suolo in Italia aveva fatto registrare un leggero calo, l’edizione 2025 del Rapporto Ispra evidenzia che nel 2024 sono stati coperti da nuove superfici artificiali quasi 84 chilometri quadrati, con un incremento del 16% rispetto all’anno precedente.
Con oltre 78 km2 di consumo di suolo netto si tratta del valore più alto dell’ultimo decennio.
L’edizione 2025 del Rapporto “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici” fornisce il quadro aggiornato dei processi di trasformazione del nostro territorio, che continuano a causare la perdita di  suolo, con le sue funzioni e i relativi servizi ecosistemici.
Il Rapporto fornisce anche dati utili per le attività di monitoraggio degli ecosistemi urbani previste dal regolamento europeo sul ripristino della natura e dalla nuova direttiva europea (*) su monitoraggio e resilienza del suolo, recentemente approvata.

La direttiva introduce, infatti, un rinnovato sistema di monitoraggio europeo che prende spunto da quello italiano e promuove la mitigazione del consumo di suolo, con particolare attenzione all’impermeabilizzazione (consumo permanente) e alla rimozione del suolo (consumo reversibile).

Come abbiamo detto, i dati dell’ultimo anno (2024) mostrano una crescita significativa del consumo di suolo: 83,7 km² di territorio trasformato in aree artificiali, con un incremento del 15,6% rispetto al 2023.

Le regioni con maggiore copertura artificiale sono  Lombardia, Veneto e Campania , mentre le maggiori perdite di suolo nel 2024 si registrano in Emilia-Romagna, Lombardia, Puglia, Sicilia e Lazio.  La Valle d’Aosta si conferma la regione con il consumo inferiore.

Cause del consumo di suolo.
Il consumo di suolo deriva da molteplici fattori, tra cui quelli più rilevanti:

  • aree destinate a nuovi cantieri, che rappresentano la componente prevalente (il 56%) del consumo di suolo annuale. Si tratta di aree generalmente in transizione che saranno in gran parte convertite, negli anni successivi, in aree a copertura artificiale permanente (come edifici e infrastrutture) e, in misura minore, saranno ripristinate.
  • crescita degli edifici;
  • aree estrattive;
  • infrastrutture;
  • altre coperture artificiali come piazzali, cortili, campi sportivi o discariche.
  • aree destinate alla logistica.

Negli ultimi anni, al progressivo consumo di suolo dovuto si è affiancata una nuova dinamica territoriale causata dall’espansione dei data center, alimentata dalla crescente esigenza di infrastrutture digitali e servizi cloud.

La superficie artificiale aumenta anche nelle aree a pericolosità idraulica media e nelle zone a pericolosità da frana.

Di seguito la Sintesi del Rapporto ISPRA-SNPA 2025.

consumo di suolo rapporto ispra 2025

Sintesi “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici. Ed. 2025”.

 

Ad accompagnare il Rapporto c’è, come ogni anno, l’EcoAtlante di ISPRA: mappe interattive e scaricabili che consentono di osservare le trasformazioni del territorio.

Il Rapporto completo e le schede dettagliate delle regioni, province e comuni, sono disponibili on line all’indirizzo www.isprambiente.gov.it

 

(*) Correlato:

Ambiente: approvata la Direttiva europea sul monitoraggio e resilienza del suolo.