Professioni: il Credential Evaluator

UNI

Nuove professioni: il Credential Evaluator.
Pubblicata la UNI/PdR 120:2021 su questa figura professionale, esperta nel riconoscimento di titoli di studio.

UNI (Ente Italiano di Normazione) e CIMEA (Centro di Informazione sulla Mobilità e le Equivalenze Accademiche) hanno definito le linee guida del Credential Evaluator, ossia la figura professionale che, grazie a un expertise specifica nei differenti modelli di istruzione e formazione internazionale, è in grado di valutare e riconoscere i titoli di studio e le qualifiche professionali ai fini di una loro “equiparazione”.
La nuova Prassi di Riferimento UNI/PdR 120:2021 “Attività professionali non regolamentate – Profilo professionale del Credential Evaluator – Requisiti di conoscenza, abilità e responsabilità e autonomia”, fissa gli aspetti etici e deontologici della professione, nonchè le principali responsabilità e attività specifiche.
I requisiti del Credential Evaluator, sono stati definiti in coerenza con il Quadro Nazionale delle Qualificazioni (QNQ).

Cosa fa  il Credential Evaluator.
Il Credential Evaluator, ossia l’esperto della valutazione e del riconoscimento di qualificazioni, si distingue su due distinti livelli: Junior e Senior.

Entrambi i livelli della figura professionale devono presentare caratteristiche quali:
– la capacità di svolgere un’operazione di riconoscimento di una qualificazione,
– acquisire tutte le informazioni necessarie per lo svolgimento delle procedure di riconoscimento e fornire tutte le informazioni utili al richiedente,
– verificare l’autenticità dei documenti e la loro conformità rispetto agli standard previsti nel sistema di istruzione e formazione di riferimento,
– formulare e comunicare l’esito delle valutazioni.

Alcuni compiti vengono invece richiesti esclusivamente al professionista Senior come, ad esempio:
Formare, supervisionare, coordinare e monitorare il lavoro dei CE Junior,
–  cooperare con i principali soggetti che a livello nazionale e internazionale si occupando di riconoscimento,
– 
monitorare la qualità delle procedure di riconoscimento e svolgere attività di ricerca,
elaborare nuova conoscenza nel campo del riconoscimento dei titoli.

Scopo della PdR 120:2021.
Sul riconoscimento dei titoli di studio esiste  una corposa normativa a livello nazionale e comunitario, oltre ad altre convenzioni regionali e globali.
L’obiettivo ultimo della PdR è quello di contribuire a sostenere la mobilità nel mondo di laureati e professionisti garantendo loro un equo riconoscimento dei titoli di studio, in linea con le strategie di internazionalizzazione del Ministero dell’Università e della Ricerca.

Nel documento si definiscono i livelli di conoscenza, abilità, autonomia e responsabilità richiesti al credential evaluator.
Inoltre, si precisano gli elementi per la valutazione e convalida dei risultati del percorso formativo (esame di certificazione).

La prassi di riferimento si completa con:
Appendice A relativa agli elementi per la valutazione della conformità, compreso il mantenimento e il rinnovo della certificazione;
Appendice B sugli aspetti etici e deontologici applicabili;
Appendice C sul glossario di supporto al documento.

Si ricorda che le attività professionali non regolamentate, sono disciplinate dalla Legge n.4/2013 “Disposizioni in materia di professioni non organizzate”.
Questa, all’articolo 6, rimanda alle norme UNI per definire i principi e i criteri che disciplinano l’esercizio autoregolamentato dell’attività professionale.

La UNI/PdR 120:2021 è liberamente scaricabile, in italiano e inglese, sul sito uni.com.

 

 

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