Criteri ambientali minimi negli appalti pubblici

criteri ambientali minimi

L’applicazione dei criteri ambientali minimi negli appalti pubblici
Gli Acquisti Verdi dopo il correttivo al nuovo codice degli appalti (D.Lgs. n. 56/2017)
Editore: Maggioli – luglio 2018.

Le disposizioni sugli acquisti verdi e sulla obbligatorietà dei CAM, costituiscono una vera e propria rivoluzione nel mondo degli appalti e gli operatori pubblici e privati sono chiamati a conoscere ed utilizzare gli strumenti di gestione ambientale (EMAS e ISO 14001), le etichettature ecologiche (Ecolabel etc.), le dichiarazioni ambientali di prodotto (DAP), le metodologie di analisi del ciclo di vita (LCA) ed infine l’impronta ecologica dei prodotti (PEF) che sarà utilizzata per il nuovo marchio “Made Green in Italy”, recentemente oggetto del Decreto 21 marzo 2018, n. 56 del Ministero dell’Ambiente.

II edizione per questo libro aggiornato con le novità normative introdotte dal D.Lgs. n. 56/2017 e ampliato con un nuovo paragrafo sui “Criteri ambientali minimi per l’affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici”, entrati in vigore il 7 novembre 2017.
Completo di una selezione della normativa europea e nazionale in materia, i PAN GPP, i CAM attualmente in vigore e documentazione varia selezionata dalle esperienze regionali, il testo esamina i CAM, con commenti e valutazioni e grazie al supporto di alcune schede operative, l’impatto che la loro applicazione avrà sul sistema attuale degli appalti pubblici.

Prezzo di copertina: € 29,00
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L’autore.
Toni Cellura, Architetto, svolge attività professionale nel settore dei sistemi di gestione energetico-ambientali a favore di PMI, reti e cluster di imprese, e per le Pubbliche Amministrazioni. Esperto dell’Agenzia Nazionale per la Protezione Ambientale dal 1999 al 2001, dal 2008 è Presidente del Consorzio sull’edilizia sostenibile e risparmio energetico (Ecodomus) nella Regione Sicilia. È segretario del Chapter Sicilia di GBC (Green Building Council Italia) all’interno del quale riveste il ruolo di coordinatore del Gruppo Nazionale CAM appalti, oltre ad insegnare in numerosi corsi nazionali sui CAM.

 

Focus su:

Marchio Made Green in Italy.

Il 13 giugno 2018 è entrato in vigore il DECRETO 21 marzo 2018, n. 56 – Regolamento per l’attuazione dello schema nazionale volontario per la valutazione e la comunicazione dell’impronta ambientale dei prodotti, denominato «Made Green in Italy»
Il Marchio nasce con lo scopo di promuovere la competitività del sistema produttivo italiano nel contesto della crescente domanda di prodotti ad elevata qualificazione ambientale sui mercati nazionali ed internazionali. Tale schema adotta la metodologia PEF per la determinazione dell’impronta ambientale dei prodotti (PEF, Product Environmental Footprint), come definita nella raccomandazione 2013/179/UE della Commissione, del 9 aprile 2013.
Il Ministero dell’Ambiente ha prodotto apposito Regolamento che disciplina le modalità di funzionamento dello Schema “Made Green in Italy”.

Per approfondire: Ministero Ambiente